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Alessandra Moretti governerà il Veneto. Ma non sa governare le interviste senza copione

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 29 Ottobre 2014 alle 11:25 | 0 commenti

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Alessandra Moretti è nota a Vicenza da gaffeuse seriale sia come avvocato-politico, che aveva "perseguito" per conto di una famiglia il pediatra pedofilo Mattiello per poi "dimenticarsese" quando costui esercitava presso gli asili nido comunali e lei era l'assessore preposto al settore, sia come (de)lapidatrice di una scritta in onore del sindaco precedente Hüllweck, sia per le scivolate sulle mense scolastiche per non parlare delle sue dichirazioni di amore imperituro per il sindaco che l'aveva fatta vice salvo lapidarlo, questa volta senza il "de", alla prima occasione, quando c'era da occupare un posto, da lui desiderato e forse anche allora meritato, in direzione nazionale del Pd ...

La bella Alessandra, ecco la storia in estrema sintesi della piccolina ma veramente bellina deputatessa del Pd ora europarlamentare grazie al suo "sacrificio" per il partito, aveva iniziato come pasionaria di sinistra alle superiori, prima di continuare nel suo disegno di carriera politica alla corte di Carollo per poi riapprodare a sinistra con Variati (sic!) come consigliere eletto con un centinaio di voti ma premiato con la seggiola da vice sindaco. Le altre fasile conosciamo, da mediaticissima onorevole in quota dell'amico Bersani, tradito, neanche fosse un amante qualuqnue, alla prima occasione per passare armi e bagagli tra i non perdenti" e poi riaffiorare sulle tv e sui rotocalchi da gossip a tutto spiano guadagnandosi la poltroncina in Europa.

Tutto questo sacrificandosi sempre per il partito, come già doverosamene ricordato e come starebbe per rifare, neanche fosse una delle crocerossine carine dei filmetti sfrugolianti per maschietti in calore, per essere proiettata nella competizione con Zaia per governare il Veneto.

Ma se la ragazza in rosso è super nei talk preconfezionati ed è anche molto fotogenica negli scatti in bikini con amori, politici ed affettivi, tipicamente smentiti (ahi Giletti, telefona a Bersani...), l'onorevole Moretti va in trance quando di fronte ha chi prova a farle dire la verità.

Vi ricordate La Zanzara?

Ma ieri l'ineffabile Ale ci è ricascata in Un giornata da pecora.

Leggete e poi facciamoci una domanda: la bella Ale saprà anche governare il Veneto, ma perchè non va in qualche scuola di recitazione e autocontrollo per governare meglio le sue interviste?

Quelle senza copione, ovviamemte.

 

 

La Moretti e il tranello alla radio «Non mi candido». Poi chiarisce
DI MA.BO., da Il Corriere del Veneto
«Non mi candido a governatore del Veneto». Sette-parole-sette . E il Pd va nel panico. Non solo il Pd, a dire il vero. Cominciano a trillare i telefoni nelle redazioni, squilli angosciati si rincorrono lungo l'asse Venezia-Vicenza-Roma e la cornetta si fa incandescente pure nelle segrete stanze della Lega e di Forza Italia. Perché quel che conta è chi le ha dette, quelle sette fatidiche parole: Alessandra Moretti, l'eurodeputata democrat che dà almeno un mese viene data come super favorita nella sfida contro il governatore Luca Zaia alle Regionali del 2015. «Ma è impazzita?» si domanda stralunato uno dei vertici del Pd veneto. «Dammi due minuti, provo a capire» tenta di rasserenarlo un altro. I firmatari dei due appelli pro Moretti di questi giorni, ossia i «giovani amministratori» e i «giovani deputati», si sentono mancare le gambe: «Cosa diamine sta succedendo?». «E' un genio, è tutto preparato» sbotta un leghista mentre un forzista già se la ride: «Eh eh eh, si è spaventata...». Ma le cose non stanno esattamente così. Tutto ha inizio da un'Ansa planata nei giornali alle 18.24 e subito rilanciata sui siti e i social network: «Non mi candido a governatore del Veneto, ci sono già tanti nomi di persone che potrebbero farlo al posto mio: la senatrice Puppato, Flavio Zanonato, Simonetta Rubinato». L'agenzia riprende una nota della trasmissione di RadioDue Un giorno da pecora , di cui Alessandra Moretti è stata ospite in collegamento telefonico insieme alla deputata Alessia Morani, papabile candidata del Pd alle Regionali nelle Marche. A guardare il video di quanto è accaduto (lo trovate anche sul sito corriereveneto.it), però, le parole di Moretti suonano assai meno nette. I due conduttori, Giorgio Lauro e Claudio Sabelli Fioretti, la accolgono alla loro maniera, un po' incalzandola e un po' prendendola in giro: «E' qui con noi Alessandra Moretti, candidata governatore nel Veneto!». E lei, secca: «Beh, no, vi smentisco subito, io non sono candidata». E già qui, è cosa ben diversa da «non mi candido»: lascia sottintendere un «ancora» che, in politica, fa tutta la differenza del mondo. Poi il botta e risposta prosegue. Lauro: «Ma almeno la Morani è candidata?», «Beh, non penso sia candidata neanche lei», «Questa telefonata la manderemo in onda tra qualche mese» la avverte Lauro, «Farete la figura delle ciccolataie» rincara Sabelli. Di nuovo Lauro: «Secondo lei è più probabile che si candidi lei in Veneto o la Morani nelle Marche?» Moretti, stizzita: «Non rispondo a questa domanda». «Va bene, lei ha ragione, lei non si candida ma allora chi si candiderà secondo lei per il Pd?», «Mah ce ne sono tanti che si possono candidare...», «Tipo?», «C'è la senatrice Puppato», «Ah sì, la Puppato», «La deputata Rubinato», «Nooo la Rubinato noooo» trasecola Lauro con scarso fair play, «La Rubinato non si può sentire!» esclama Sabelli. «Il senatore Santini... - continua Moretti - chissà magari Zanonato». Lauro capisce che non si va né avanti né indietro: «Ci salutiamo qui, sarebbe bello se voi ci rispondeste in coro: sarete voi le governatrici delle Marche e del Veneto l'anno prossimo?» Morani: «No!». Moretti: «Siete troppo simpatici», «Moretti ma dica di no!», «L'ho detto, non mi avete sentito? Siete sordi? Anche lei Lauro sta invecchiando male, vi abbraccio». Ma a questo punto, tra un'indecisione e l'altra, la frittata è fatta. E a sera, quando nel Pd c'è già chi con le mani tra i capelli si arrovella su un non meglio precisato «Piano B», Moretti prova a chiarire su Twitter , incollando il link della puntata: «Quei disgraziati di @1giornodapecora guardate cosa mi fanno dire!!!». Già, cosa le hanno fatto dire.

Leggi tutti gli articoli su: Alessandra Moretti, Un Giorno da Pecora

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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