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Susanna Camusso criticherà a Cernobbio la classe dei policanti - affaristi e dei padroni - imprenditori - banchieri?

Di Giorgio Langella Domenica 4 Settembre 2016 alle 09:51 | 1 commenti

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Secondo quanto annunciato oggi, domenica 4 settembre, Susanna Camusso sarà al forum Ambrosetti che si tiene a Cernobbio. Sarà in compagnia, come si può leggere nel sito del gruppo "The European House - Ambrosetti", di "Capi di Stato e di Governo, massimi rappresentanti delle istituzioni internazionali, Ministri, premi Nobel, imprenditori, manager ed esperti di tutto il mondo si riuniscono ogni anno, dal 1975 ad oggi, per confrontarsi sui temi di maggiore impatto per l'economia globale e la società nel suo complesso". Sono curioso di conoscere quello che dirà la segretaria generale della CGIL sulle questioni italiane e su quelle internazionali. Ma alcune domande me le pongo preventivamente (e le rivolgo anche a lei).

Riuscirà, Susanna Camusso, a discostarsi dal "politicamente corretto" (che poi è profondamente scorretto verso chi deve faticare per poter vivere o sopravvivere decorosamente) o confermerà posizioni ambigue com'è ormai sua abitudine? Riuscirà ad avere un moto di orgoglio e riuscirà a spiegare a cotanta platea, in termini semplici e se necessario "duri", le esigenze e i bisogni di chi vive del proprio lavoro? E sarà in grado, il massimo dirigente del maggiore sindacato italiano, la Cgil, di criticare a fondo la classe dirigente che detiene il potere e gestisce le sorti del nostro paese? Una casta di intoccabili formata da policanti - affaristi che occupano le poltrone del governo e del parlamento con lo scopo di cancellare i diritti che i lavoratori si sono conquistati in decenni di lotte e da padroni - imprenditori - banchieri che impongono al paese la loro bramosia di accumulare ricchezze impensabili.

Saprà, Susanna Camusso, aprire qualche conflitto contro chi ha gettato il nostro paese (e non solo) in una crisi che stanno pagando solo lavoratori, pensionati, "senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" e di età?

Riuscirà a pronunciarsi per la difesa e la piena attuazione della Costituzione nata dalla Resistenza, chiedendo in maniera inequivocabile di votare NO al prossimo referendum e di cancellare la norma del pareggio in bilancio introdotta nell'articolo 81?

Riuscirà a dire chiaramente ai "padroni del mondo" che, nel nostro paese, non è più possibile sopportare le loro imposizioni e si devono ripristinare sovranità e dignità nazionali?

Lei, che dirige una grande organizzazione di lavoratori e pensionati, saprà guardare negli occhi "Capi di Stato e di Governo, massimi rappresentanti delle istituzioni internazionali, Ministri, premi Nobel, imprenditori, manager ed esperti di tutto il mondo" e annunciare una mobilitazione generale se non verranno ripristinati i principi inviolabili della nostra Costituzione e i diritti di chi vive del proprio lavoro?

Chi ha avuto il privilegio di conoscere persone normali, di quelle, però, con la schiena diritta, come fu il compagno comunista Quirino Traforti (che disse in faccia ai padroni e ai dirigenti della Marzotto che tentavano di corromperlo "tenetevi i vostri soldi che io mi tengo le mie idee" e che per questo fu licenziato ma che continuò comunque a lottare fino alla fine della sua vita), sa che si può e si deve contrastare chi ha il potere e che si può e si deve lottare mai per interesse personale e non solo per fare testimonianza ma per strappare risultati che nessuno di "lorsignori" è disposto a concedere né lo ha mai fatto.

Susanna Camusso avrà la capacità e il coraggio delle "persone normali" di lottare per le proprie convinzioni (e i propri diritti e i bisogni) e di opporsi allo strapotere di chi dirige in Paese o si limiterà a qualche frase di circostanza e, al massimo, a qualche bonaria critica nei confronti di chi ci sta massacrando?

(Qui la nostra intervista alle Fornaci rosse a Susanna Camusso sulle conseguenze del flop della Banca Popolare di Vicenza e qui quella sugli altri temi nazionali visto che la BPVi di certo non si può definire solo locale, ndr)


Commenti

Inviato Domenica 4 Settembre 2016 alle 10:31

Allora la Camusso dovrebbe fare autocritica come politicante e pure negli affari economici, rivelare il bilancio del Sindacato, il numero delle cooperative controllate, i depositi posseduti , magari qualche azione di qualche banca toscana o ferrarese,ecc. ecc.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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