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Lugano e associazioni illustrano a 400 soci il piano industriale alternativo per la Popolare di Vicenza: 4 banche con "licenze" BPVi, Banca Nuova, FarBanca, PrestiNuova. E poi...

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 27 Febbraio 2016 alle 14:43 | 0 commenti

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Davanti alla sala gremita del Cinema Patronato Leone XIII e con tanti soci in piedi per la "Presentazione del Nuovo Piano Industriale della Banca Popolare di Vicenza alternativo alla SPA e alla Borsa" Fabio Lugano, il relatore "principe, spalleggiato (e talvolta "sovrastato) sul palco da Luigi Ugone, assistito in sala da Daniele Marangoni e "lanciato" da interventi diretti o con collegamento Skype dell'analista finanziario Alfonso Scarano, dell'avvocato Andrea Filippini e di vari presenti, ha illustrato il cuore della proposta che più tardi pubblicheremo in un video integrale con, separato, quello specifico del piano, che in estrema sintesi consiste in prima battuta nella preparazione di "uno spezzatino" di quattro banche, che non obblighino ai vincoli della BCE per la trasformsazione in Spa, che diventerebbe, poi, una libera scelta.

Patronato tutto esaurito per Piano industriale alternativo per la BPViSenza dover perdere tempo in lunghissime e impraticabili concessioni di autorizzazioni bancarie ecco il coniglio tirato fuori dal cilindro di Fabio Lugano:  bisogna usare "di sponda" le autorizzazioni esistenti della Banca Popolare di Vicenza stessa e delle sue controllate al 100% Banca Nuova, FarBanca e Prestinuova e far confluire sportelli e attività in questi 4 istituti.

Tre delle quattro banche andrebbero, poi, cedute insieme a asset non strategici per fare cassa (800 miloni circa, la previsione, inclusi 200 milioni preventivabili per le transazioni da attivare, piuttosto che le lunghissime cause legali, con i membri del Cda, i sindaci e i revisori responsabili del disastro pagato oggi solo dai soci minori, ben 118.000).

Questa soluzione preserverebbe almeno in parte il valore delle azioni attuali e lascerebbe i soci attuali padroni di se stessi.

Raccolta delle deleghe per assemblea BPVi del 5 marzo«Ci sarebbe molto da lavorare per attuare questa soluzione - ha concluso Lugano - e non si potrebbe essere certi del suo buon esito. Ma di fronte a questa possibilità c'è la certezza che il piano di Iorio porta all'azzeramento di fatto del valore delle azioni dei 118.000 piccoli soci e della loro estromissione da ogni potere decisionale».

Non senza aver fatto notare prima come Luigi Ugone, prima di chiudere con l'invito a votare "no" l'incontro durato tre ore senza che praticamente nessuno andasse via prima del suo termine, abbia sottolineato anche che l'attuale Cda è tra i più pagati in Italia e evidenziando che molti durante l'assemblea hanno lasciato le deleghe per le votazioni del 5 marzo a Gambellara (location strana, ha detto Ugone, per l'assemblea visto che quella è la zona delle Cantine Zonin...), a seguire pubblicheremo i video con i dettaglisulle varie fasi dell'assemblea alternativa.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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