Aim, triplice e privatizzazioni: la Cisal discriminata reagirà nelle assemblee
Lunedi 1 Aprile 2013 alle 20:55 | 0 commenti
Mirko Maule, Segretario Generale Confederale Cisal Vicenza - La Cisal è stata certificata dall'Aran quale quarta Confederazione sindacale in termini assoluti, per rappresentanza, voti alle Rsu e numero di lavoratori iscritti. Aderiscono alla Cisal le federazioni di categoria Faisa Cisal firmataria del contratto nazionale del Trasporto Pubblico Locale (autoferrotramvieri) e la Fiadel Igiene Ambientale firmataria del contratto di lavoro dell'igiene ambientale.
Attualmente le stesse occupano entrambe il terzo posto per numero di iscritti e rappresentanza a livello nazionale. Cisal direttamente ed anche attraverso Cgu Cisal rappresenta nel Vicentino sicuramente, complessivamente la quarta Organizazione Sindacale, mentre ad esempio è la prima nell'Igiene Ambientale, la seconda nella sanità , nella logistica, nelle pulizie, all'Inps ed inoltre la terza nell'autotrasporto, nella vigilanza, nella scuola, ed alle poste.
Tuttavia il comune di Vicenza attraverso le sue municipalizzate ritiene di scegliere con chi dialogare escludendo chi potrebbe chiedere conto delle scelte e non prostrarsi a favore del potere politico del proprio partito di riferimento (il Pd) per privatizzare e quindi precarizzare i lavoratori dipendenti delle "sue" municipalizzate Aim. Infatti i sindacati del Pd, la Cgil e Cisl assieme alla minoritaria Uil (chi rapprenta in Aim?) dopo aver per alcuni anni dichiarato il loro "grande" e convinto sostegno all' in house, ora cambiano idea, stabiliscono intese contrarie al volere dei lavoratori e senza averli prima interpellati, tutto ciò perchè siamo in campagna elettorale.
La Cgil però si è spaccata, infatti mentre la segretaria Bergamin sottoscrive le richieste di Aim di andare alla privatizazione, la categoria degli autoferrotramvieri Filt, attraverso il portavoce D'angelo difende il mantenimento del pubblico: almeno qualcuno di coerente nella triplice c'è ancora.
Noi della Cisal mai saremmo complici di questa privatizazione dei lavoratori, figlia di accordi politici da campagna elettorale, per dar sostegno a questo o quel candidato sindaco. Quindi è stato certamente meglio per loro non invitarci, tuttavia il diritto ad esserci rimane e ciò comporterà sicuramente qualche problema a questi apparati sindali-politici nei confronti dei lavoratori.
Ci vedremmo nelle assemblee, sarà un piacere.
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