Aim taglia la luce all'ottantenne Anna Serra ma illumina oltre 150 alberi
Lunedi 19 Dicembre 2011 alle 23:28 | 3 commenti
Amici della Legalità - Quest'anno il Comune di Vicenza, nonostante la crisi economica, ha deciso di sostituire le tradizionali luminarie natalizie con circa 150 alberi in vaso (costo euro 500 cadauno). La zona interessata all'allestimento natalizio, rispetto al passato, è stata ampliata considerevolmente e in piazza dei Signori, oltre al tradizionale abete illuminato, ci sono altri tre grandi alberi ramificati, alti circa 10 metri pure illuminati. Il costo dell'iniziativa è a carico, oltre che del comune, di istituti bancari e di varie associazioni di commercianti, anche di AIM.
Lo supponiamo visti i teli sponsorizzati che ricoprono molti vasi. E cosi, mentre alcuni comuni hanno deciso abolire le luminarie e dirottare i fondi verso servizi utili alle fasce più deboli come gli anziani, il comune di Vicenza coinvolge anche AIM.
Il tutto mentre l'ottantenne Anna Serra, alla quale va tutta la nostra solidarietà , denuncia a mezzo stampa che proprio AIM, forse per recuperare soldi velocemente, non le ha concesso dilazioni di pagamento e le ha chiuso i contattatori lasciandola al freddo. Ci chiediamo quanti anziani, trovandosi nella stessa situazione, non denuncino per pudore e vergogna e sopportano in silenzio o peggio compiono gesti estremi sentendosi emarginati. La crisi si è abbattuta in particolare sulle persone anziane che godono di pensioni da fame. Possibile che questa amministrazione non si renda conto che anche a Vicenza ci sono esseri umani che rovistano fra gli scarti del mercato ortofrutticolo per risparmiare? Molte persone non hanno neppure i soldi per mangiare ed è un insulto spendere soldi per le luminarie. La città addobbata e illuminata è indubbiamente bella, ma il pensiero che ci siano persone come Anna, private di luce e riscaldamento, rende la nostra la passeggiata in centro molto triste e ci lascia un senso di colpa indescrivibile. Il prossimo anno usiamo quei soldi per loro e il nostro Natale sarà sicuramente più sereno e bello.
Egregio Signor Giacomo (senza cognome),
lo scopo della mia interrogazione era ed è semplicemente quello di evitare, per quanto possibile, la mano pesante verso famiglie che versano in difficoltà dovute a cause esterne (perdita di lavoro, crisi economica, malattie, ecc.). Se lei avrà la pazienza di leggere quanto ho scritto e anche il testo del mio ordine del giorno votato dal Consiglio comunale (tutto, compreso il Sindaco), vedrà che i casi previsti per l?azione di solidarietà sono precisati e dovuti a situazioni che possono colpire tutti, compreso lei.
Egregio Signore, io sono per una giusta azione di recupero crediti, ci mancherebbe altro. Ed anzi le faccio notare che il bilancio di AIM evidenza una cifra ben elevata di crediti non riscossi anche da utenti non deboli (pubblici e privati). Su questo mi riservo di documentare la situazione, anche perché non si capisce la irremovibilità di AIM verso certi debitori e la tolleranza verso altri. Questi sì hanno importi di debiti pesanti che gravano su tutti noi.
Bisogna però evitare di penalizzare proprio le famiglie che hanno problemi veri di difficoltà, dovuta al momento economico particolarmente difficile. Fatto, quest?ultimo, che sta coinvolgendo un numero sempre più elevato di famiglie.
Peraltro, io non mi sono riferito a qualche caso in particolare, perché non ho gli elementi per poter giudicare situazioni individuali. Alla mia sollecitazione l?AIM può rispondere che l?ordine del giorno del Consiglio è rispettato, e che c?è chi vi rientra e chi no, spiegandone i motivi sempre rispettando il diritto alla privacy.
Per quanto riguarda la critica alla mia generazione rilevo, prima di tutto, che evidentemente lei conosce la mia età mentre io non posso dire nulla della sua, visto che lei preferisce (incomprensibilmente) l?anonimato. A parte questo, devo dire che concordo pienamente sugli errori del passato che stiamo tutti pagando. Tuttavia, personalmente non ho mai avuto nulla da spartire con quel tipo di politici cui lei allude. Ho sempre cercato di lavorare onestamente al servizio dei cittadini e, nella mia breve ?carriera? di sindacalista, di difendere le persone più umili e bisognose di aiuto.
Confido tanto che la Sua sia una generazione intelligente, e spero che farà certamente meglio per elevare la qualità di vita degli italiani. Ma spero anche che essa sia composta da persone che, a differenza di quanto sembra fare lei, non si chiami fuori dalle esigenze di solidarietà sociale e non abbia il timore di prestare la propria faccia quando esprime una opinione.
Cordiali saluti.
Sandro Guaiti
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