Aim esce dall'In house, lo annuncia Variati con Colla. Aim mobilità verso la fusione con Ftv
Martedi 19 Marzo 2013 alle 16:21 | 0 commenti
Achille Variati con l'Amministratore unico di Aim Vicenza spa, Paolo Colla, e sotto lo sguardo del direttore generale Dario Vianello, sia pure "rimbrottato" dal sindaco mentre si distraeva momentaneamente col suo ... caricabatterie, ha appena annunciato che, una volta salvata dalla situazione drammatica precedente e dopo aver riportato all'utile la multiutility comunale, grazie allo sfruttamento del salvagente della gestione In house, l'azienda comunale esce da questo sistema per andare, fatti salvi tempi tecnici e contratti di servizio in essere, verso il mercato.
Previo, ovviamente, il passaggio in Consiglio comunale.
Il sindaco ha sottolineato come la scelta fatta nel 2009 dell'In house serviva, stanti le normative vigenti all'epoca, a preservare i valori patrimoniali di un'azienda che, se fosse andata allora verso i capitali privati, avrebbe depauperato il capitale del Comune stante la sua precedente inefficiente gestione conclusasi con una perdita di oltre sei milioni di euro, trasformatasi lra in un utile prima della tassazione di oltre nove milioni.
Andare sul mercato significherà , come già anticipato ai sindacati per le possibili implicazioni occupazionali, poter partecipare alle gare, che anche Vicenza dovrà indire a partire dal prossimo anno, gara a cui Aim non potrebbe partecipare se rimanesse in house.
Con i sindacati, ha precisato Paolo Colla, si sta sottoscrivendo un accordo di salvaguardia dei livelli occupazionali, ovviamente prevedendo mobilità interna verso settori che dovessero consentirlo.
Tra l'altro, ha aggiunto, Colla le gare che dovessero influire sull'occupazione si espleteranno, a parte quella per il gas, a lungo termine e non a breve (i dettagli a seguire nella nota ufficiale).
Variati ha, infine e in premessa, ribadito che la scelta del mercato è imposta dalla necessità per l'azienda di non rannicchiarsi in una ormai impossibile e "mortale" difesa del territorio. Se pure avesse potuto mantenere la possibilità di distribuzione del gas partecipando, solo, e mai più, alla prima gara la sua attività sarebbe rimasta confinata al solo territorio di appartenenza con le comprensibili implicazioni di corto respiro.
È in questa prospettiva strategica che si inserisce la necessità per Aim Mobilità di andare verso la fusione con Ftv e per le altre partecipate interessate al nuovo disegno delineato nelle linee programmatiche di razionalizzare, ottimizzare e potenziare le proprie strutture organizzative per affrontare i rischi ma anche i "premi" della partecipazioni alle gare fuori dal territorio d'origine.
«Una sfida difficile ma indispensabile per il futuro di Aim che, ne siamo certi, la saprà affrontare», ha chiuso il sindaco.Â
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