AIM e Agsm, il matrimonio s'ha da fare: Tosi e Variati lo dicono, ci lavorano Colla e Venturi
Giovedi 25 Febbraio 2016 alle 21:10 | 0 commenti
Per Achille Variati e Flavio Tosi, i sindaci rispettivamente di Vicenza e Verona, il matrimonio s'ha da fare e allora Fabio Venturi (presidente di Agsm) e Paolo Colla (amministratore unico di Aim) si sono incontrati per verificare dati, numeri e sinergie possibili tra le municipalizzate delle due città a cui si potrebbero aggregare anche altre società come Etra di Padova, corteggiata da Aim, ma anche Trento e Mantova, a cui guarda da tmpo Verona, per creare una grande multiutility del nordest ((nella foto il sindaco di Vicenza Achille Variati, il primo cittadino di Verona, Flavio Tosi, e l'amministratore unico di Aim, Paolo Colla, ndr). I colloqui fra i vertici di Aim e Agsm sono definiti ottimi e potrebbero preludere ad accordi rapidi che andrebbero ad integrare gli obiettivi indicati da Paolo Colla in anteprima a VicenzaPiù.
Se a spingere per le aggregazioni tra società energetiche di soci pubblici c'è il decreto Madia, dall'altra c'è la politica locale ad accendere i motori. A inizio febbraio Flavio Tosi e Achille Variati, due sindaci da tempo vicini, si son, infatti, incontrati, come è noto, per discutere di una possibile fusione tra le due multi utility al grido che "soli uccide".Â
L'obiettivo di chiudere entro la fine dell'estate sarebbe quello in mente ai due primi cittadini anche perchè Tosi cesserà nel suo incarico nel 2007 precedendo di un anno Variati e, in attesa di altri incontri previsti entro il prossimo mese per discutere di valori e assets strategici delle due società e, quindi, dei focus per ognuna ma con una testa unica in Veneto.
Se a Vicenza ci sarebbe chi spinge per accordi col colosso emiliano di Hera questo significherebe consegnare Aim a una testa foresta ma, specialmente dopo l'operazione di aggregazione "interna" a Vicenza tra Aim Mobilità e Ftv per i trasporti pubblici, è difficile pensare a un Variati non schierato sull'ipotesi veneta con Vicenza a recitare la sua parte.
Magari partendo dall'obiettivo iniziale di un puzzle con Etra e Ava e col sogno di Paolo Colla di portare in Borsa il "prodotto finale".
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