Aim conferma la querela e replica in modo dettagliato alle domande del M5S
Martedi 30 Aprile 2013 alle 17:17 | 2 commenti
Aim Vicenza - La rettifica del Movimento 5 Stelle di Vicenza in merito alle infondate affermazioni divulgate nei giorni scorsi sul compenso annuo dell’Amministratore unico di AIM Spa (che ribadiamo essere di 43 mila euro lordi annui e non 480 mila), non è sufficiente per ristabilire la verità delle cose e, soprattutto, per rimediare al danno di immagine ed economico creato all’Azienda, patrimonio di tutti i vicentini.
L’ “errore materiale†addotto come scusante non rappresenta giustificazione, visto che il dato reale è pubblico, verificabile da qualunque cittadino voglia conoscere la verità e non sia animato dalla preconcetta volontà di colpire a qualunque costo l’onorabilità delle persone scelte (a loro insaputa) come bersaglio di campagne diffamatorie.
A ciò si aggiunga che è pubblica anche la data del 28 agosto 2011, giorno in cui è avvenuta la nomina del dott. Paolo Colla ad Amministratore Unico. Non può pertanto essere considerato un secondo “errore materiale†l’attribuzione del costo di tutti gli organi amministrativi per l’intero anno ad un organo subentrato solo nell’ultimo quadrimestre. Per questi motivi, le azioni legali preannunciate verranno comunque esperite.
La ulteriore motivazione addotta, ovvero di usare argomenti semplici per spiegare realtà complesse (come l’articolato bilancio del Gruppo AIM), non può essere considerata una giustificazione o la licenza per una mistificazione della realtà . Per affrontare temi di questa portata sono richieste professionalità e conoscenza: solo in questo modo si può essere contemporaneamente chiari e semplici nelle spiegazioni, ma anche sufficientemente precisi. In ogni caso, se l’obiettivo fosse realmente stato quello di portare trasparenza, le domande avrebbero dovuto essere poste prima di fare affermazioni, e non solo successivamente come maldestro tentativo di rimediare a considerazioni improprie e lesive.
Ancorché le domande siano state formulate in maniera incongruente, ugualmente l’Azienda ha provveduto nel suo comunicato di sabato 27 u.s. (che riportiamo per comodità in calce) a fornire adeguate risposte, molte delle quali non si sarebbero rese necessarie ad una lettura più attenta e professionale del bilancio.
Pur non ritenendo doverosa alcuna ulteriore risposta, l’Azienda chiarisce quanto segue.
Consulenze
La voce di bilancio “consulenze professionali, legali, notarili, ecc. …†del periodo 2008 - 2011 si riferisce a:
-Â Â Â Â Â Â spese per consulenze effettive (pareri, organizzazione societaria, analisi) circa 730 mila euro;
-      spese legali pari a circa 1,2 milioni di euro conseguenti alla ordinaria gestione dei contenziosi derivanti dalla molteplicità dei rapporti intrattenuti dall'azienda con clienti, fornitori; nonché con soggetti diversi;
-Â Â Â Â Â Â spese notarili per circa 292 mila euro, necessarie per la riorganizzazione del Gruppo che ha portato alla semplificazione del modello societario complessivo con conseguenti efficientamenti operativi, poi rilevati anche nei risultati aziendali;
-Â Â Â Â Â Â spese amministrative (diritti CCIAA, prestazioni di servizi, provvigioni a venditori, certificazioni e revisioni di bilancio) per circa 1,2 milioni di euro;
-Â Â Â Â Â Â spese tecniche per circa 1,4 milioni di euro (collaudi, direzione lavori, assistenza archeologica, collaudi ecc.).
Non si tratta affatto di “consulenze milionarieâ€, termine con il quale si definiscono parcelle in capo a singole persone (fisiche o giuridiche), di importo esorbitante. Si tratta di assistenza in diritto civile, amministrativo, penale frazionata in numerosi incarichi e necessaria a tutelare l’integrità del Patrimonio aziendale nei confronti di terzi, Pubblica Amministrazione compresa, in controversie complesse, come è inevitabile nella vita di organizzazioni complesse, o in occasione di ristrutturazioni societarie. L’incidenza di tali spese sul Valore della Produzione è pari, nel 2011, allo 0,4 %. Potrebbe essere stata ancora inferiore se non si fossero dovute gestire cause legali di entità milionaria, ereditate dalle gestioni precedenti il 2008.
Dirigenti
I dirigenti, come già detto nel comunicato del 27 u.s., sono passati da 9 unità nel 2006 a 11 nel 2011; presiedono ciascuno le società operative, oltre ai 4 dirigenti aziendali che presiedono i principali servizi (amministrazione, personale, Edp, Gestione clienti utenti, Progettazione e direzione lavori). Si ribadisce che, nel confronto con le altre aziende di servizi pubblici, e considerando l'articolazione dei servizi erogati, il numero dei dirigenti AIM risulta in linea, e spesso inferiore, rispetto a quello delle società omologhe.
La riduzione numerica temporanea del 2008 si riferisce al pensionamento di due dirigenti, alle dimissioni di un terzo e allo scorporo del “ramo†acqua nel quale è confluito un quarto dirigente. Come già detto, inoltre, nel 2011 sono confluiti in AIM i tre dirigenti della società AMCPS.
Derivati
AIM non ha in essere contratti derivati speculativi, ma esclusivamente un contratto a garanzia del rischio fluttuazione dei tassi, di onerosità estremamente contenuta, legato ad un finanziamento a medio-lungo termine quale assicurazione contro la fluttuazione dei tassi di interesse (come peraltro ampiamente e chiaramente spiegato nel bilancio).
Investimenti tecnici
Gli investimenti tecnici realizzati nel periodo 2008-2012 ammontano complessivamente a 134 milioni di euro: solo 12 milioni, vale a dire il 9%, sono stati realizzati al di fuori del territorio vicentino, di questi circa 5 milioni si riferiscono ad investimenti nel Comune di Treviso (nel quale AIM gestisce le reti di distribuzione, aggiudicate mediante gara), nella gran parte pagati dal Comune medesimo.
Situazione patrimoniale
In merito alla situazione patrimoniale, si rimanda a quanto già dettagliatamente esposto nella precedente nota. Chiedere quali e quante immobilizzazioni possano essere efficacemente liquidate per compensare i debiti è una affermazione priva di senso, in quanto le immobilizzazioni vanno di norma poste a confronto con i debiti a medio e lungo termine, e con il patrimonio netto. La cessione delle immobilizzazioni per pagare i mezzi di terzi è ipotesi concepibile solo nell’ipotesi di chiusura dell’azienda. Nell’ipotesi di continuità aziendale, i debiti correnti si pagano con le attività correnti.
Fondo svalutazione crediti
Il Fondo svalutazione crediti, che si evolve in conseguenza a utilizzi e accantonamenti, passa da 1,3 milioni di euro del 2008 a 10,1 milioni nel 2010 e a 11,7 milioni nel 2011. Quindi è falso quanto affermato nella domanda formulata dal Movimento 5 Stelle nell’ultimo comunicato.
Utile di bilancio
L’utile ante imposte del bilancio del 2011 ammonta a 10 milioni di euro; le imposte sono pari a 7 milioni di euro e gli accantonamenti effettuati nell’esercizio sono pari a oltre 8 milioni di euro, di cui oltre 4 milioni per un accantonamento straordinario (non ripetibile) che da solo supera di gran lunga la plus valenza citata. L’utile netto ammonta a 2,8 milioni di euro.
Conclusione
Ci auguriamo che la rigorosa semplicità seguita per spiegare i dati di AIM, pur trattandosi di materia complessa e che utilizza una necessaria terminologia propria, possa essere apprezzata. Dopo quanto chiarito, l’Azienda non intende farsi trascinare oltre in una contesa speciosamente politica che non la riguarda. L’operato dell’Azienda si esprime con i risultati conseguiti e non attraverso la dialettica politica. Resta in ogni caso immutata la posizione di tutela e di salvaguardia del bene comune AIM nei confronti di illazioni, imprecisioni, valutazioni non corrette e quant’altro possa recarle danno e pregiudizio economico e di immagine.
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