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Agrinsieme: "i figli ereditano tasse e burocrazia"

Di Edoardo Andrein Martedi 10 Marzo 2015 alle 16:36 | 0 commenti

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All'Alfa Hotel di Vicenza è andato in scena il convegno organizzato da Agrinsieme, il coordinamento tra Confagricoltura, Cia, Confcooperative e Lega delle cooperative, per parlare di "Impresa familiare e passaggio generazionale". In sala tanti giovani agricoltori ai quali Michele Negretto, presidente di Confagricoltura Vicenza, ha rivolto un messaggio: "oggi il passaggio generazionale in agricoltura è molto difficile. I giovani ereditano imprese strangolate da tasse, Imu e lacciuoli burocratici. Per non scoraggiarli bisogna fornire prospettive chiare e strumenti di supporto".

Oltre a Negretto erano presenti Ernesto Nardi, presidente di Cia Vicenza e Angelo Fontana, presidente di Confcooperative Vicenza, che hanno lodato l'iniziativa comune:

"L'unione in agricoltura è vincente. E' su questa strada che bisogna proseguire".

Il convegno ha posto l'accento sull'importanza della staffetta tra generazioni per mantenere in vita la miriade di piccole e medie imprese a conduzione familiare del Veneto, che devono accuratamente pianificare il processo di avvicendamento per trasmettere il patrimonio di conoscenza e dare continuità all'azienda.

Giampaolo Tosoni, esperto tributarista ed editorialista del Sole 24 Ore, ha illustrato le diverse opzioni da intraprendere quando l'agricoltore va in pensione e decide di lasciare l'azienda ai figli. Non pochi i passaggi burocratici, soprattutto quando i figli sono più di uno o quando ci sono variazioni nella compagine sociale. Tosoni ha però fatto intravvedere uno spiraglio di luce:

"Va detto però che in Italia abbiamo un regime fiscale che favorisce il passaggio generazionale. Ci sono facilitazioni sia con il conferimento delle aziende agricole in società, dove si possono coinvolgere i figli come soci d'opera, oppure con il patto di famiglia, che prevede di cedere l'azienda senza avere imposte".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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