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Adl Cobas: negata cittadinanza italiana a lavoratori Prix

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 21 Settembre 2016 alle 16:05 | 0 commenti

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Adl Cobas
Nei giorni scorsi, è arrivato il primo diniego della concessione della cittadinanza italiana a un lavoratore pakistano, impiegato nel magazzino Prix di Grisignano di Zocco (Vi). A distanza di alcuni mesi, dunque, gli strascichi della vertenza sindacale Prix non sono ancora finiti. Il 18 gennaio scorso il Prix aveva disdetto senza preavviso l'appalto con la Cooperativa Leone e 70 lavoratori e lavoratrici si trovarono improvvisamente senza lavoro. Da quel giorno partì una lotta determinata che portò, dopo due mesi di iniziative davanti ai cancelli del magazzino, alla firma di un accordo il 14 marzo che prevedeva la riassunzione di una parte del gruppo e l'erogazione di un incentivo all'esodo per quei lavoratori che avessero accettato volontariamente questa proposta.

Il diniego alla concessione della cittadinanza è basato sul fatto che il lavoratore risulta indagato per il blocco dei cancelli del magazzino del Prix nella giornata del 5 febbraio scorso, quando la polizia caricò con l'uso dei lacrimogeni i lavoratori e le lavoratrici in lotta.
Alla base del diniego, quindi c'è l'aver partecipato in maniera attiva a questa vertenza, ossia aver lottato per riottenere il posto di lavoro e non aver accettato il ricatto imposto dal sistema truffa del cambio d'appalto tra cooperative.
Sempre nella lettera di diniego è esplicitamente scritto che la Prefettura e la Questura di Vicenza hanno espresso parere negativo alla concessione della cittadinanza. Si tratta quindi di un'inaccettabile vendetta politica nei confronti di chi ha lottato per i propri diritti. Ci sorprende poi che questo pronunciamento arrivi dalle istituzioni locali, che hanno seguito passo dopo passo la vicenda.
Giovedì 22 settembre alle ore 16.00 avremo un incontro in Prefettura e saremo presenti davanti ad essa per ribadire che non può essere negata la cittadinanza a chi in questi anni si è spaccato la schiena ed ha alzato la testa di fronte a un sopruso.
Infatti nel nostro paese non dovrebbero aver cittadinanza i finti cambi d'appalto, i meccanismi di sfruttamento all'interno dei magazzini oppure leggi come il Jobs Act.
Sono molti i lavoratori coinvolti nella vertenza Prix, che hanno presentato domanda di cittadinanza e stanno aspettando un responso, chiediamo pertanto che sia la Prefettura che la Questura di Vicenza si attivino nelle sedi opportune per far concedere la cittadinanza a chi è stata negata e che non esprimano parere negativo nei confronti degli altri lavoratori e lavoratrici in attesa di risposta.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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