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Adl Cobas blocca lo sfratto di una famiglia a Sandrigo

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 20 Novembre 2012 alle 12:36 | 0 commenti

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Adl Cobas Vicenza, CS Bocciodromo  -  Questa mattina come Adl Cobas e CS Bocciodromo abbiamo bloccato uno sfratto per morosità di una famiglia albanese con due figli minorenni di uno e tre anni, residente a Sandrigo, in provincia di Vicenza. Il padre rimasto senza lavoro e data la situazione di crisi economica non riuscendo a trovarne un altro, non poteva più pagare l'affitto. Inoltre il suo ex datore di lavoro è sparito e non gli ha pagato i mesi per i quali ha lavorato per lui. L'ufficiale giudiziario dietro la pressione degli attivisti dell'Adl Cobas, ha deciso di concedere un rinvio dello sgombero al 22 Gennaio 2013.

Dopo essere riusciti ad ottenere una proroga dello sfratto siamo andati in Comune di Sandrigo, insieme a Darvishi Mentor, il padre dei due figli piccoli, per avere un incontro con l'assessore ai servizi sociali. Abbiamo descritto la situazione in cui si trova questa famiglia e chiesto affinché venga trovata una soluzione prima della data del secondo accesso di Gennaio. Abbiamo anche fatto notare come la situazione di stallo da parte del Comune sta andando avanti da troppo tempo e che non possiamo accettare i continui rimpalli da un ufficio all'altro. L'assessore ha garantito che entro una settimana troverà, insieme al sindaco, una sistemazione per la famiglia di Mentor. Noi abbiamo ribadito più volte che se l'impegno non verrà rispettato torneremo di nuovo in Comune perché la situazione venga sbloccata.
Il caso di questa famiglia è solo uno dei tanti che esistono a Vicenza e in provincia riguardo alla questione abitativa. La crisi porta le aziende a chiudere o a licenziare i propri lavoratori che così si trovano a non avere più un reddito con cui poter vivere dignitosamente. Una volta perso il posto di lavoro il primo problema che si presenta è quello della casa. Non essendoci più entrate le famiglie non riescono a pagare l'affitto. I proprietari di casa chiedono lo sfratto e le persone molto spesso rischiano di trovarsi per strada. I comuni propongono come unica soluzione la separazione della famiglia collocando la madre e i figli in una struttura e il padre invece costretto ad arrangiarsi. Oppure vengono spesi migliaia di euro per alberghi e soluzioni tampone quando invece basterebbe assegnare loro le case comunali che spesso rimangono vuote.
I nostri sportelli Adl Cobas al Bocciodromo a Vicenza, all'Arcadia di Schio e a Montecchio Maggiore sono aperti a tutti quelli che hanno problemi abitativi e decisi a portare avanti le campagne di mobilitazione su l tema della casa e del reddito.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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