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Adiconsum chiede regole nuove e più chiare sulle vendite a distanza

Di Matteo Crestani Martedi 29 Maggio 2012 alle 00:44 | 0 commenti

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Adiconsum, l'associazione di difesa dei consumatori che fa capo alla Cisl chiede nuove e più chiare regole sulle vendite a distanza. L'Associazione si oppone all'accettazione del contratto alla prima telefonata, mentre le aziende, per prendere tempo, chiedono la stesura di un Codice di Autoregolamentazione. Analogo copione si è ripresentato per il Registro delle opposizioni, che avrebbe dovuto dare soluzione al problema delle telefonate aggressive.

"Al malfunzionamento del Registro, gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni - spiegano i rappresentanti di Adiconsum - denunciato non solo da Adiconsum e dalle altre Associazioni Consumatori, ma anche dal Garante della Privacy, le aziende, telefoniche ed energetiche in testa, anche in questa occasione hanno avanzato come soluzione, un Codice di autoregolamentazione. Il fatto è grave, sia perché tale protocollo conferma l'inadeguatezza dei Codici di autoregolamentazione a risolvere il contenzioso con i consumatori, come da noi più volte denunciato, sia perché la Fondazione Bordoni è un organismo direttamente legato al Ministero dello Sviluppo economico, quindi non dovrebbe
siglare accordi con le aziende causa dei disservizi". Per Adiconsum la regolamentazione delle vendite a distanza va rivista e normata nel suo insieme (compreso l'e-commerce), evitando regolamenti di settore che ne vanifichino l'efficacia. Gli organi di controllo devono avere al loro interno la rappresentatività di tutte le parti interessate, compresi i consumatori. Il Governo recepisca al più presto la Direttiva europea 2011/83/UE che introduce nuove regole a tutela del consumatore e intervenga con una regolamentazione di sistema sulle vendite a distanza.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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