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Addio all'accademico Franco Barbieri: il cordoglio di Achille Variati, Jacopo Bulgarini d'Elci e Cesare Galla

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 29 Luglio 2016 alle 16:28 | 0 commenti

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Di seguito le note di cordoglio del Comune di Vicenza e dell'Accademia Olimpica per la scomparsa di Franco Barbieri

Variati: “Esprimo il cordoglio mio, dell’amministrazione comunale e della città per la scomparsa del professor Franco Barbieri. Concittadino illustre e benemerito e decano dell’Accademia Olimpica, ha dedicato la sua vita all’arte e alla bellezza come storico e docente, comunicando la sua conoscenza con parole mai banali e un linguaggio comprensibile non solo dagli esperti. Vicenza perde una figura di primo piano del panorama culturale che ricorderemo per i suoi studi e la sua passione per l’arte e per la nostra città”.

Bulgarini: “Mi riempie davvero di tristezza la notizia della morte di Franco Barbieri, decano dell'Accademia Olimpica, grande storico della nostra città. Certo, il professore era assai vecchio (parola bella, da non imbellettare o nascondere): e però ascoltarlo era sempre entusiasmante. Per lucidità, arguzia, curiosità intellettuale inesauribile. Poteva parlare per un'ora senza annoiare nessuno, con pacatezza, ironia, profondità, piacevolezza. Proprio in queste settimane si stava discutendo su un suo indice ragionato dei luoghi scamozziani, da completare e pubblicare... Vicenza perde una figura preziosissima, infinitamente innamorata della complessa bellezza della nostra città. Speriamo altri possano prenderne, nel tempo, il posto”.

"Con il prof. Franco Barbieri - commenta l'Accademia Olimpica, attraverso il vicepresidente vicario Cesare Galla - se ne va il decano della nostra Accademia, della quale era entrato a far parte nel 1959 come corrispondente e nel 1962 come ordinario, coprendo anche la carica di presidente della Classe di Lettere e arti dal 1978 al 1994.

La sua era una presenza così costante, preziosa e stimata in Accademia, da lasciarci smarriti, ora, per la sua mancanza. Era uno studioso sapiente, coltissimo, profondo; ma anche un uomo di grande simpatia, con una straordinaria vena ironica, che riversava nelle sue conversazioni, affascinanti, piacevoli e coinvolgenti come poche.

Particolarmente caratterizzante, nella sua attività di storico dell'arte, è stata la curiosità con la quale ha saputo individuare e percorrere sentieri non battuti, persino controcorrente, che proprio attraverso la sua opera si aprivano a scoperte e approfondimenti. Pensiamo alla Vicenza gotica e medievale, prima di lui pressoché dimenticata rispetto a quella rinascimentale; ma anche alla Vicenza liberty, della quale si sono perdute buona parte delle testimonianze ma della quale, proprio grazie a lui, si conserva la memoria. E pensiamo, ancora, al suo straordinario lavoro su Vincenzo Scamozzi, del quale egli seppe rivalutare la personalità, altrimenti soffocata dall'interesse concentrato su Andrea Palladio. A tale riguardo, il prof. Barbieri è tra gli autori di un volume di studi internazionali in preparazione per il quarto centenario della morte di Scamozzi: speravamo di festeggiarne insieme l'uscita entro il 20 ottobre, giorno del compleanno del nostro decano, come simbolico riconoscimento all'attività da lui dedicata all'architetto vicentino. La sua scomparsa, ora, ci rende ancora più determinati ad onorare quell'impegno.

Lo ricordiamo così, lucidissimo e pungente, come lo avevamo visto nel settembre scorso, invitato ad aprire l'anno accademico con una conversazione che spaziava tra Goethe, Palladio e Scamozzi; o a febbraio, alla tavola rotonda promossa dall'Accademia sull'uso del Teatro Olimpico: quel teatro della cui "voce", più alta di quella di qualsiasi regista, come ricordava spesso, egli era uno dei più fini e appassionati conoscitori".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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