Lettori in diretta | Quotidiano |

Addio a Pietro Ingrao, tra luna "rossa" e "ingraiana" ex Federazione PCI di Vicenza

Di Citizen Writers Domenica 27 Settembre 2015 alle 21:20 | 1 commenti

ArticleImage

Riceviamo da Giovanni Rolando, coordinatore regionale Area Progressita e componente direzione regionale PD, e pubblichiamo

E' morto Pietro Ingrao, titolano tutti giornali italiani. E non solo. Voleva la luna. Come scrisse nella sua autobiografia. Utopico, forse, e sognatore. Ma sempre dalla parte dei più deboli. Appassionato di cinema e poesia. E stanotte anche la luna si farà rossa. Fu sconfitto ma grandemente amato. Simbolo autentico di onestà morale.

A metà degli anni '60 anche la Federazione provinciale del PCI di Vicenza, dove solo in città contava migliaia di iscritti e sette sedi di sezioni, si diceva fosse ingraiana. In minoranza certo nella società vicentina ma in maggioranza nel partito che allora aveva sede in s.ta Croce. Ci fossero state le primarie per la segreteria nazionale del partito Ingrao certamente le avrebbe vinte. Senza rottamare nessuno. 

La sua linea politica fu sconfitta da Amendola ma rimase nel partito, pur in minoranza. Un antistalinista di sicuro. Anche se si schierò dalla parte sbagliata nel ' 56; ed ammise il suo errore.

Allo scioglimento del Pci rimase per un pò nel Pds. 

Ed oggi che viviamo in grandi contraddizioni irrisolte avremmo bisogno di passioni forti e di grande onestà intellettuale e morale. Oggi, in cui un sistema di oligopoli, grandi monopoli, corporazioni voraci, banche e governi che vogliono ridurre tutto al commercio , imporre prezzi anche alle informazioni che sono di tutti, e non considerano il valore dell'ambiente, come nello scandalo mondiale della tedesca VW, avvertiamo che l'interrogativo di fondo "quale futuro?" rimane.

Con Ingrao se ne va un grande protagonista della sinistra e della cultura italiana. 

Il cordoglio che viene da tanta parte di questo mondo e non solo lo testimonia. 

Addio Pietro.

Leggi tutti gli articoli su: Partito Democratico, Giovanni Rolando, Pci, Pietro Ingrao

Commenti

Inviato Lunedi 28 Settembre 2015 alle 07:36

I cent’anni di Pietro Ingrao, da giovane fascista a irriducibile comunista. da un totalitarismo all'altro!
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network