Addio a Cevese, voce scomoda
Lunedi 21 Settembre 2009 alle 14:27 | 0 commenti
È morto oggi Renato Cevese, uno dei "grandi vecchi" della cultura vicentina. Un nome noto anche al di fuori del ristretto circolo degli addetti ai lavori, grazie al suo impegno costante per la difesa e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico della città (tra le altre cose, è stato tra i fondatori del Cisa, ha curato un'infinità di testi sulle ville venete, e la Guida di Vicenza che aveva scritto negli anni '50 con Barbieri e Magagnato è stata per decenni un punto di riferimento imprescindibile). A noi piace ricordarlo soprattutto perché è stato uno dei pochi intellettuali che non ha mai separato l'attività di ricerca e le pubblicazioni erudite dalla realtà concreta della città . Era sempre pronto a sporcarsi le mani con l'attualità , ad alzare la voce quando vedeva qualcosa che non andava - e di brutture nella sua lunga vita ne ha, ahinoi, viste davvero tante -, anche a costo di entrare in rotta di collisione con il potere politico o con i poteri forti. Una voce scomoda, e forse anche per questo negli ultimi anni tenuta un po' in disparte. Da qualche tempo, poi, a zittirlo ci aveva pensato la malattia. Oggi se n'è andato, e lascia un vuoto difficilmente colmabile. Perché di intellettuali fuori dal coro e senza peli sulla lingua come lui non è che se ne vedano molti in giro. E invece ce ne sarebbe un gran bisogno.
Luca MatteazziÂ
Di seguito riportiamo due ricordi del prof. Renato Cevese pervenuti in redazioneÂ
Addio Professore, amico di Vicenza
Mi piace pensare che negli ultimi anni di un'esistenza così lunga, e così intensamente vissuta, l'amico Renato Cevese alla mattina si svegliasse potendo dare un'occhiata, fuori dalle finestre della sua abitazione in via Catena, al restauro in corso della Basilica Palladiana. Un capolavoro del beneamato Palladio a cui ha dedicato pagine importanti dei suoi pregevoli e impagabili studi di storia dell'arte e, fatto ancora più rilevante, palpiti vivissimi del suo cuore di cittadino, profondamente innamorato della Vicenza in cui era nato, e alla quale ha donato tanta parte di sé.
Nello stesso tempo, alla notizia dolorosa della sua morte, mi rammarica profondamente pensare che lavori così complessi non troveranno compimento in tempo per invitare il professor Cevese come ospite d'onore, nel 2011, all'inaugurazione del monumento finalmente restaurato. Quella che credo vada ritenuta un po' la "sua" Basilica: centro di tutta una serie di autentiche avventure dello Spirito, prima ancora che benemerite iniziative culturali, legate a filo doppio al sapere e alla creatività di Renato Cevese.
Gli stessi, attualissimi trionfi della mostra sui 500 anni del Palladio, attesa a giorni a Madrid dopo i pienoni registrati a Londra e a Barcellona, trovano una loro indiscutibile radice anche in quei mirabili modellini delle ville che Cevese fece realizzare alla ditta Ballico di Schio, su disegno dell'architetto polacco Andrzej Pereswet Soltan per la memorabile esposizione del 1973, allestita, guarda caso, in Basilica Palladiana.
Tutte immagini e ricordi che contribuiscono a riavvolgere il fantastico film della vita di Renato Cevese. Studioso che alla sua Vicenza lascia una straordinaria eredità culturale, suddivisa fra le più varie testimonianze, come si conviene a un "Umanista", teso a non porre alcun confine alle proprie spirituali passioni. Da ricordare anche per la partecipazione fondamentale alla nascita di un ente come il Centro Internazionale di Studi d'Architettura Andrea Palladio e per un'infaticabile opera, critica e pubblicistica, finalizzata al recupero e alla salvezza di infiniti, grandi e piccoli, monumenti e semplici angoli della sua città .
Era, la sua, una voce autorevole anche quando sapeva di diventare "scomoda", indicando ai concittadini la difficile strada tramite cui edificare il Nuovo senza offendere l'Antico, e tracciare le fondamenta di un futuro dove Bello e Utile continuino a dialogare come nel meraviglioso ‘500 del Palladio.
La Vicenza che ora piange, più povera, il professor Cevese si augura di trovare presto "eredi" in grado di mantenere vivi i suoi insegnamenti.
Achille Variati
Sindaco di Vicenza Â
SIPBC Veneto ricorda il prof. Renato Cevese
In occasione della dipartita del prof. Renato Cevese, i soci della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali - Sez. Reg. del Veneto, vogliono ricordare quanto la figura di questo studioso e ricercatore vicentino, sia stata fondamentale per la conoscenza del territorio e della storia dell'arte.
La longevità di Cevese, unitamente alla sua instancabile volontà di conoscere e scoprire, sono documenti che rimarranno a disposizione degli studiosi anche dei prossimi anni quali materiali preziosi a testimonianza di un percorso intellettuale raffinato e spesso innovativo.
Quale rappresentante in carica per la SIBC del Veneto, mi unisco al dolore della moglie e della famiglia Cevese, ricordando il professore.
Il Presidente
Dott. Davide Fiore
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