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Acque di Recoaro, istituito Comitato Istituzionale. Donazzan: vogliamo chiarezza e collaborazione da Nestlé

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 21 Luglio 2016 alle 17:24 | 0 commenti

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Regione Veneto
Alla presenza dell’Assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan si è costituito oggi a Recoaro il Comitato Istituzionale per il futuro dello stabilimento delle Acque di Recoaro. Il Comitato è presieduto dal Sindaco del Comune vicentino Giovanni Ceola in rappresentanza, anche ideale, di tutti i Sindaci firmatari di un documento, inviato alla multinazionale Nestlè, già riuniti in una manifestazione pubblica venerdì scorso; le Rappresentanze Sindacali e la Regione.

Il Comitato ha espresso una crescente preoccupazione legata all’evolversi delle trattative per la vendita dello storico stabilimento e “allarme – riferisce la Donazzan – per alcune indiscrezioni che darebbero per imminente (già domani) la firma di un preliminare di vendita vincolante. Un fatto che, se confermato, sarebbe considerato come un gesto di ostilità verso un territorio che da tempo segue tutta la vicenda con i tavoli tenutisi in Regione”.
“Non si comprende – dice Donazzan – il motivo di questa improvvisa accelerazione, dato che le ricognizioni da parte di Nestlè durano da più di un anno. A più riprese – stigmatizza l’Assessore – ho chiesto di essere costantemente informata”.
Secondo le indiscrezioni venute a conoscenza del Comitato, riferisce ancora Donazzan, le proposte pervenute a Nestlè sarebbero almeno due: una avanzata da una multinazionale e l’altra da un’Azienda nazionale operante sul territorio.
“In virtù dell’assoluta particolarità del bene oggetto di trattativa, un’acqua che caratterizza il territorio al punto di portarne il nome – aggiunge Donazzan ricordando che è la Regione ad essere titolare delle concessioni – vogliamo poter approfondire in tutte le loro sfumature le diverse proposte pervenute alla Nestlè in seno al Comitato istituzionale. Ci sentiamo, in realtà, come soci storici di questa azienda, per la quale desideriamo il miglior futuro. A nessuno deve sfuggire la potenziale diversità tra l’offerta di un acquirente non legato al territorio, e quindi con logiche multinazionali, e quella di un’Azienda già presente e magari capace di valorizzarne le peculiarità”.
“Da Assessore regionale al Lavoro – conclude la Donazzan – ho visto già troppe volte Aziende del territorio, con storia, radicamento e potenzialità, essere acquisite da multinazionali con logiche diverse e imboccare una strada lontana dagli interessi del territorio stesso e della gente che lo popola”.
Tra i primi passi formali del Comitato istituzionale insediatosi oggi a Recoaro, c’è una lettera che sarà inviata alla Nestlè, con la quale si chiede un confronto con il Comitato prima di procedere ad ulteriori scelte, e  la richiesta al Parlamento di rivedere le leggi a tutela dei marchi, che oggi non garantisce acqua, gingerini e bevande legate al territorio.

Leggi tutti gli articoli su: Elena Donazzan, Nestlè, Giovanni Ceola, Acqua Recoaro

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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