Quotidiano | Categorie: Agricoltura

Acqua e agricoltura, Manzato: nessuno può più affidarsi solo alla buona sorte

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 5 Novembre 2012 alle 18:15 | 0 commenti

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Regione Veneto  -  "Nessun imprenditore agricolo può più affidarsi solo alla buona sorte. Assicurarsi non è una decisione scaramantica ma una scelta imprenditoriale; non farlo non può ricadere sulla collettività. E accanto a questo serve un nuovo e diverso sistema irriguo che ottimizzi l'utilizzo dell'acqua". L'assessore all'agricoltura del Veneto Franco Manzato traccia con queste parole la linea d'azione futura del settore primario sulla disponibilità di risorse idriche: per le imprese, per la Regione, ma anche per lo Stato.

"La siccità di quest'anno ha insegnato a tutti - ha affermato - che non siamo più di fronte ad un fenomeno straordinario e imprevedibile, ma ad un mutamento complessivo". Fino a 25 anni fa, la linea delle siccità estive ricorrenti era lungo il Po, al di sotto del quale le piogge erano insufficienti per il mais, mentre al di sopra i 700-750 millimetri di pioggia (di cui 200 estivi) facevano la differenza. Ora questa linea si è spostata sul Bacchiglione.
"La risposta al problema - ha aggiunto Manzato - deve essere data su due fronti. Da un lato una reale prevenzione economica del danno, che significa ricorso al sistema assicurativo agevolato e valorizzazione dei consorzi di difesa, che - tra parentesi - a dicembre liquideranno ai loro assicurati oltre 10 milioni di premi. Lamentarsi a cose fatte significa scaricare le proprie responsabilità su altri: per ogni dichiarazione di calamità, le risorse necessarie derivano da un automatico aumento delle accise sui carburanti che ricade su tutti".
"Dall'altro serve la massima valorizzazione possibile della risorsa idrica disponibile per l'agricoltura: chi punta al Governo del Paese deve impegnarsi sin d'ora anche su questo terreno".
"In ogni caso, per fronteggiare le conseguenze della siccità di quest'anno la Giunta regionale ha già richiesto la declaratoria di eccezionale avversità atmosferica, pur sapendo che le risorse nazionali attuali sono del tutto insufficienti e che serve una deroga al regime assicurativo. Questo però ci consentirebbe - ha concluso Manzato - di intervenire per contribuire a ricostruire i capitali di conduzione per le aziende che hanno perduto il reddito".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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