Riceviamo da Italo Francesco Baldo e pubblichiamo
Nell'ormai lontano 8 giugno del 2012 su “La Nuova Vicenzaâ€Â apparve un articolo che elencava le cose fatte e soprattutto quelle non fatte dal sindaco Achille Variati. Tra le prime figurava il primo provvedimento: Piano straordinario per la manutenzione di strade e marciapiedi (26 aprile 2008); a distanza di otto anni siamo ancora in alto mare, invidiando la velocità di asfaltatura di strade a Mosca. Alla data ricordata all'inizio, Variati aveva realizzato le seguenti promesse: Internet gratis per tutti, una Giunta di soli 10 assessori e la possibilità di utilizzare il teatro non solo dopo le cinque del pomeriggio. Poche cose fatte, maggiori quelle non fatte allora e che oggi non sono ancora compiute, memori della “fabbrica di santa Giustina a Padovaâ€.
Le non eseguite allora giacciono oggi tra le promesse... da navigatore a suo vantaggio della politica vicentina. Elenco di quel tempo: Pat, Campo Marzo, Tav, Tolleranza zero, Dal Molin, AIM nomine, Inceneritore, Zona Industriale, Giovani, Asili Pomari, Metrotram. A queste si aggiungono l’albergo di lusso in centro, la nuova Bertoliana, quando non si hanno abbastanza denari per tener pulita l’attuale come mi disse il presidente Pupillo a voce, mentre il sindaco (lettera al sottoscritto datata 18 maggio 2012) come al solito prometteva. Area verde a San Rocco destinata al pubblico, l’auditorium nella zona ex Macello, Parco della Pace che doveva aprire i battenti entro settembre (Il Giornale di Vicenza del 19 giugno 2011), il nuovo Centro civico (21 luglio 2011), la soluzione del problema prostituzione con costi di verbali per multe che non sono mai state onorate.
Tutto quanto promesso nelle assemblee dei quartieri. Ad onor del vero in otto anni qualcosa è stato fatto, ma si tratta di normale amministrazione, quella dovuta e realizzata soprattutto dagli Uffici più che dal Sindaco e dagli Assessori.
Ma, benevoli, ricordiamo tra le cose fatte l’aumento delle multe, il bar nella terrazza della Basilica, che riscuote  successo... a pagamento, le importanti stagioni teatrali culminate nel sacrilego, ma da approfondirsi disse il sindaco per salvare non si sa quale faccia. Non elenchiamo tutto quello che gli assessori non hanno fatto, dato che preferiscono enunciare alla TV sempre le cose piccole che fanno e non parliamo di quante volte il sindaco ha alzato la voce per questo o per quello ai suoi occhi inaccettabile. In effetti l’unico che ci rimise per i tuoni fu Claudio Cicero con le sue simpatie per il capo del fascismo, mentre Variati tollerò sempre il pugno alzato, simbolo del totalitarismo comunista ateo, della sua cicesindaco Alessandra Moretti.
Oggi, 8 agosto 2016 quale situazione negativa affrontano i cittadini di Vicenza, pure quelli che lo hanno eletto? la sicurezza che sembra mancare in ogni dove soprattutto in centro città e zone limitrofe, ma non parliamo delle periferie che di giorno e di notte non sono certo luoghi sereni. Il sindaco Variati ha a sua disposizione anche un assessore alla sicurezza, ma il nominato non ha nè mezzi legali, nè personali per porre almeno un freno al degrado, anzi si è sentito “le sue†perchè intervenuto a sproposito. Che farebbe un bravo sindaco? Ritirerebbe le deleghe all’assessore in questione e magari destinerebbe il denaro a rafforzare la vigilanza. Ma è in grado di farlo?
Acta est fabula, questa è la favola del sindaco che tante promesse ha fatto dal 2008 ad oggi e di cui nessuno chiede le dimissioni dovute in modo che almeno l’onore non sia perduto.