Quotidiano | Categorie: Immigrazione

Accoglienza immigrati, cooperative sociali: "non si improvvisa sulla pelle delle persone!"

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 12 Settembre 2015 alle 23:55 | 0 commenti

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Nota di Roberto Zandonà, presidente del Consorzio Prisma Vicenza, sottoscritta dalle cooperative sociali consociate

Il Consorzio Prisma e le consociate cooperative sociali firmatarie sono presenti da sempre sul territorio vicentino, molte anche da più di trent'anni, conosciute dalla gente e dalle amministrazioni locali che possono testimoniare come gestiscono con qualità, autorizzazioni e accreditamento, strutture di accoglienza per disabili, tossicodipendenti, malati psichici, minori (e moltissimo altro).

Da quando sono scattate le emergenze Nord Africa prima e Mare Nostrum poi, abbiamo attivato su incarico della Prefettura anche servizi di accoglienza per persone richiedenti protezione internazionale, i cosiddetti profughi.

In questo momento accogliamo un centinaio di persone in 18 appartamenti dignitosi, tutti abitati da un minimo di 3 a un massimo di 10 persone, distribuiti su vari comuni della provincia di Vicenza.

Abbiamo cercato il dialogo con le amministrazioni locali, anche se non sempre è stato facile trovare una lunghezza d'onda comune tra le esigenze della Prefettura e quelle dei Comuni.

Ma abbiamo sempre avuto chiaro che la persona richiedente protezione deve essere al centro della nostra cura e attenzione, pur nei limiti e nelle contraddizioni dell'attuale impianto di distribuzione sul territorio.

Ci impegniamo ogni giorno perchè questo servizio dia dignità alle persone accolte ma anche la tranquillità ai cittadini vicentini di una gestione seria ed etica.

Le fatiche che superiamo ogni giorno assieme sono ripagate dalla soddisfazione che vediamo nei visi di queste persone che, fuggite da terrore e povertà, trovano nel nostro paese una tregua e una speranza per il futuro, anche se siamo consapevoli che la maggior parte di loro non vedrà accolta la domanda di protezione.

A prescindere dell'idea che ognuno si sia fatto del motivo per cui queste persone sono giunte in Italia, abbiamo a che fare con persone che hanno il diritto di ricevere accoglienza e assistenza.

Prendiamo una forte e decisa posizione contro la situazione di barbarie riscontrata e denunciata da alcuni consiglieri del comune di Schio in visita al centro di Valli del Pasubio.

Persone che alloggiano al freddo, senza scarpe e vestiti adeguati, senza collegamenti con i servizi del territorio, senza varietà alimentare, né arredamenti e casalinghi, costretti a dormire in più di uno sui letti, privi di assistenza medica ...

Quanto riportato ci indigna in primo grado come appartenenti al genere umano e cittadini italiani per il trattamento riservato a delle persone in difficoltà approfittando della loro impossibilità di difendersi.

E ci sdegna poi come operatori sociali per lo scredito che poche realtà marce gettano sul sistema vicentino diffuso di accoglienza.

Non è questa la cooperazione sociale e non sono queste le associazioni di volontariato. E' ora di distinguere tra chi si spende professionalmente (volontariato e cooperazione sociale) da chi lucra sulla pelle dei più deboli e smetterla di fare di tutta un'erba un fascio.

Invitiamo pertanto il Prefetto di Vicenza ad intervenire per verificare il sistema di accoglienza condotto da CSFO (Centro Studi Formazione Orientamento di Monselice, un'associazione di volontariato e non una cooperativa come viene riportato) e di revocargli l'incarico a gestire servizi di accoglienza per persone richiedenti protezione internazionale.

Chiediamo al Sindaco di Schio di appoggiarsi a realtà locali affidabili.

Invitiamo Sindaci, Assessori, Consiglieri comunali di qualsiasi amministrazione locale a contattarci e visitare le nostre case di accoglienza.

Rimaniamo a disposizione dei giornalisti di ogni testata per qualsiasi approfondimento sul nostro lavoro e sulla nostra idea di accoglienza.

Augusto Cariolato - Entropia cooperativa sociale - Torrebelvicino

Barbara Balbi – Tangram cooperativa sociale - Vicenza

Barbara Coaro - Studio Progetto cooperativa sociale - Cornedo

Chiara Broggiato - Il Cerchio cooperativa sociale - Valdagno

Eleonora Poletto – Fai Berica cooperativa sociale - Vicenza

Francesco Tosetto – La Goccia cooperativa sociale - Marostica

Gaetano Buson - Verlata cooperativa sociale - Villaverla

Gianni Bettini – Cosmo cooperativa sociale - Vicenza

Michele Resina – Nova cooperativa sociale - Schio

Ugo Ceron - L'Eco Papa Giovanni XXIII cooperativa sociale - Dueville


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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