Abolizione province, Usb: non porta ad un efffettivo risparmio economico
Mercoledi 31 Luglio 2013 alle 14:12 | 0 commenti
Usb Pubblico Impiego  - L'abolizione, delle Province come enti risponde ad un bisogno politico, più che ad un effetivo risparmio economico. Infatti la decisione viene inserita in una riforma "costituzionale" autoritaria che mira in nome della "Modernizzazione e del risparmio" cambiare gli assetti di potere e i diritti dei cittadini. Cambiare in peggio. l malessere dei lavoratori lo abbiamo comunicato a tutti i presidenti delle provincie compresi ai commissari.
Dobbiamo stare attenti a non farci prendere in giro come lavoratori ma anche come cittadini e avvallare queste manovre politiche di un ceto screditato e fallimentare. Al Presidente dell'UPI - Antonio Saitta - e a tutti i Presidenti e ai Commissari Prefettizi di tutte le Province la scrivente organizzazione sindacale con la presente nota intende manifestare, a nome di tutto il personale operante nelle Province, la grande preoccupazione derivante dai processi di smantellamento delle funzioni esercitate da tali enti, nei riguardi di tutta la cittadinanza.La nostra organizzazione ha manifestato lo scorso 11 Luglio presso il Ministero degli Affari Regionali, informando anche i Presidenti della Conferenza delle Regioni, dell'Upi e dell'ANCI, ma sostanzialmente non ricevendo alcuna risposta.
Recentemente il Presidente dell'UPI ha trasmesso una lettera aperta a tutto il personale provinciale, invitandolo a esprimere il proprio diniego all'abolizione delle Province, per mezzo della consultazione on line avviata dal Governo sulle riforme.
Da parte nostra non siamo certi che quello scelto dal Governo e l'invito dell'UPI siano gli strumenti più idonei a esprimere il grande disagio dei Lavoratori e delle Lavoratrici delle Province, quotidianamente additati, in forma magari più soft, dell'equivalente "fannullonismo" di brunettiana memoria.
Auspicheremmo invece da ciascun Presidente una decisa presa di posizione pubblica contro la revisione costituzionale e contro riforme calate dall'alto senza alcuna aderenza con le esigenze reali dei territori, nonché la disponibilità - da parte del Presidente dell'UPI che le rappresenta tutte - a unire le forze, con chi, come USB, intende semmai costruire i momenti di partecipazione effettiva e non virtuale, contribuendo a rafforzare il livelli di governance più vicini ai bisogni della cittadinanza.
Viceversa il vero e proprio accanimento messo in atto dal Governo nei confronti del sistema delle autonomie crediamo debba essere fermamente respinto, così come crediamo che la creazione delle Città Metropolitane, senza adeguati meccanismi elettivi, rischi di partire con il piede sbagliato.
Rinnoviamo pertanto al Presidente dell'UPI la richiesta di un incontro proprio al fine di raccogliere e unire tutte le forze positive che contrastino tali nefaste conseguenze e che creino le condizioni per rivedere il "suggerimento" di abolizione delle Province che Trichet e Draghi sollecitarono al Governo Italiano quasi due anni fa.
Parimenti auspichiamo che tanto lei, quanto tutti i Presidenti delle Province, siano al nostro fianco nelle prossime iniziative pubbliche.
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