Quotidiano | Categorie: Sanità

Monti liberalizzi le convenzioni per la pratica dei medici specializzandi negli ospedali

Di Citizen Writers Mercoledi 28 Dicembre 2011 alle 08:53 | 1 commenti

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Riceviamo su [email protected] da Vincenzo Cordiano, Valdagno, e pubblichiamo.
Per diventare specialisti, una volta conseguita la laurea in medicina, è necessario sostenere un esame di selezione per accedere al corso di specializzazione. Questo rappresenta un blocco, un muro impossibile da superare per la maggior parte dei medici che vogliono accedere alla scuola di specializzazione preferita, essendo i posti a disposizione ogni anno molti di meno rispetto alla richiesta, soprattutto in determinate specialità (foto d'archivio).

Le università spesso non riescono ad assicurare un'adeguata preparazione pratica ed il conseguimento dell'esperienza è necessaria per esercitare adeguatamente la professione, una volta terminato il corso di specializzazione.

Questo è particolarmente vero per alcune specialità come quelle chirurgiche, tanto che spesso gli specializzandi vengono inviati in reparti ospedalieri per acquisire la pratica necessaria.
Questo si configura spesso anche come una forma di sfruttamento degli specializzandi che svolgono a tutti gli effetti il lavoro che dovrebbe essere compiuto da personale strutturato il quale non viene assunto, per esempio per sostituire i colleghi andati in pensione, con conseguente risparmio di spesa per la struttura ospedaliera ed aggravio di lavoro per gli operatori superstiti. Quindi, la dicotomia fra università ed ospedali è superata nei fatti.
Attualmente l' unica modalità per consentire la frequenza degli specializzandi nelle strutture ospedaliere è la stipula di convenzioni fra ospedale e università. In base a queste convenzioni gli specializzandi, a partire dagli ultimi anni del loro corso di studio, possono completare la loro pratica quotidiana negli ospedali invece che nelle università. Le convenzioni sono in genere molto onerose per le strutture che la propongono, potendo arrivare anche ad € 800.000, una cifra esorbitante visti i chiari di luna attuale.
Nel reparto in cui lavoro c'è carenza di personale medico dal momento che un medico che è andato in pensione non è mai stato sostituito, ed un altro prestato temporaneamente ad altra struttura non è mai ritornato nel nostro reparto né è stato rimpiazzato. Dal 1° settembre 2009, data di pensionamento di un collega, io personalmente mi ritrovo in pratica a fare il lavoro di 2 medici, dovendo tra l'altro fronteggiare un aumento di circa il 40% degli accessi e delle prestazioni erogate dal struttura di cui sono responsabile a partire dal primo gennaio di quest'anno.
Un modo veloce ed economico per l'azienda sanitaria in cui lavoro per sostituire, almeno parzialmente, i due medici mancanti, potrebbe essere quello di pagare la borsa per 2 specializzandi, a patto che questi si impegnino a svolgere nel nostro ospedale un congruo numero di ore tra quelle previste dal corso di studi. I soldi ci sarebbero , messi a disposizione da associazioni locali, ma sarebbe necessario stipulare la convenzione con una università. Tuttavia, stante il costo della convenzione, questa ipotesi in pratica non è percorribile. Non mi è chiaro, poi, perché siano necessari tutti questi soldi per permettere a due specializzandi di frequentare aule e reparti universitari che già esistono e seguire le lezioni di docenti che sono già pagati.
Pertanto abolire l'obbligo della convenzione per permettere la pratica agli specializzandi negli ospedali ricevendo una retribuzione, per quanto minima, potrebbe essere un ottimo banco di prova per la volontà liberalizzatrice del governo Monti.
Fatto sta che, se mi costringono a continuare a lavorare a queste condizioni, con stipendi bloccati fino al 2018, possibilità di carriera zero, lavoro sempre più stressante ed in aumento, con circa un terzo delle ore di lavoro notturne e festive, il 31.12.2012 mi dimetto e me ne vado a lavorare all'estero. L'anno scorso mi era stata fatta una proposta dall'Inghilterra: 130.000 sterline per fare il consultant (quasi il doppio del mio stipendio attuale) - ho due specializzazioni - per 38,5 ore settimanali senza guardie notturne e festive (volendo potrei farle ed in questo caso lo stipendio aumenta vertiginosamente); 38,5 ore settimanali , come quelle che dovrei fare in Italia ma alla fine di ogni anno sono fra 50 e 100 le ore fatte in più che non vengono retribuite, visto il mio status di "dirigente medico". Ritengo che non sia etico per i medici continuare a fornire alibi alle amministrazioni continuando ad assicurare servizi alla popolazione svolgendo sostanzialmente attività di volontariato sul posto di lavoro a danno di tanti medici precari ai quali è precluso l'accesso all'esercizio della professione dopo anni di studi e d'impegno.


Commenti

graziano
Inviato Martedi 10 Gennaio 2012 alle 19:50

sono pienamente d'accordo con l'articolista ma, non trovo giusto che per entrare in specialità necessita superare un ennesimo esame. Quello che si dovrebbe dare a un giovane medico dopo aver superato l'esame di stato la possibilità di entrare direttamente in specialità; solo così si possono evitare raccomandazioni e disagi negli ospadali italiani, naturalmente con uno stipendio di base, certamente non di fame
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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