Abalti va alle Terme di Recoaro, un posto sbagliato
Domenica 30 Agosto 2009 alle 08:00 | 0 commenti
La Regione del Governatore Galan ha issato Arrigo Abalti sulla poltrona di amministratore unico delle Terme di Recoaro col compito di risanarne il bilancio, in perdita di 1 milione e 252 mila euro. Abalti è oggi consigliere provinciale del PdL, e a parte una mancata laurea in giurisprudenza e un passaggio dall'Udr di Mastella e Fabris ad Alleanza Nazionale giusto in tempo per essere premiato con l'assessorato ai giovani nei due mandati della giunta Hullweck, non si conoscono benemerenze da parte sua per ricoprire l'incarico. Eppure, eccolo lì, evidentemente non a gratis. Cosa dobbiamo pensare? Probabilmente che in politica contano più gli appoggi e le conoscenze giuste, più del curriculum e delle competenze professionali. Magari lui ci smentirà rivelando doti nascoste nel far risorgere un vanto del nostro territorio, chiamando a raccolta finanziamenti pubblici e privati e inventando miracolose soluzioni gestionali. A dirla tutta, ne dubitiamo. A parte lo Sportello Giovani appaltato ad una ditta privata, non ci sovvengono luminosi ricordi del suo decennio assessorile a Vicenza.
Li riassumeva così un lettore del Giornale di Vicenza, Giacomo Cailotto, il 17 agosto scorso, con parole definitive che riportiamo pari pari: «Vorrei ricordare l'iniziativa voluta dall'assessorato di Abalti che prevedeva una serie di concerti estivi in un'area dedicata ed allestita nei pressi del Centro orafo - in zona Carpaneda. Iniziativa fallita dopo un solo mese lasciando debiti e strascichi anche giudiziari. Per non parlare del concerto dei leggendari Oasis allo stadio di Vicenza che doveva segnare il ritorno dei grandi eventi in città ed il rilancio dello stadio Menti come ritrovato "palcoscenico", purtroppo il progetto è subito naufragato cancellando ogni velleità abaltiana. Ora lo vediamo impegnato per il rilancio delle Terme di Recoaro con visite e sopralluoghi, ciò mi fa pensare che come consigliere provinciale non se ne sia mai interessato prima d'ora».
Mettiamola così: forse era meglio nominare un tecnico, o quanto meno un politico con qualche successo in più all'attivo.
Abalti, no.
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