A.A.A volontari, anche immigrati, cercansi per aiutare i profughi. Ma l'avviso della Prefettura ha delle pecche...
Lunedi 20 Luglio 2015 alle 20:13 | 0 commenti
Emergenza. Una parola che è sinonimo di urgenza. Eppure l'annuncio, attraverso apposito comunicato stampa della Prefettura, di ricerca di giovani volontari da impiegare presso gli sportelli dell'immigrazione di Vicenza è stata diffusa solo oggi. Quel bando relativo al Servizio Civile, però, è stato pubblicato sul sito del Ministero dell'Interno il 3 luglio scorso. Ma non è tutto.
Il Comunicato avvisa che due dei quattro progetti finanziati dal Ministero riguardano anche Vicenza, ma uno dei due progetti citati dalla Prefettura in realtà non è quello.
Scrivono da Contrà Gazzolle: "Il bando n.3: 'Immigrazione: il valore dell'accoglienza e dell'integrazione. L'acquisto della cittadinanza italiana' e il bando n. 4: 'Accoglienza e integrazione degli stranieri: il conferimento della cittadinanza italiana', prevedono dei posti anche presso la Prefettura di Vicenza".
In realtà quest'ultimo non prevede nessun posto a Vicenza, come si desume dalle specifiche dei bandi presenti sul sito del Ministero dell'Interno. Quello che invece riguarda la città berica si chiama "L'accordo di integrazione, un impegno reciproco" e riguarda la collocazione di due giovani volontari - dai 18 ai 28 anni - che per 30 ore divise in 5 giorni alla settimana (per un anno) saranno impiegati presso lo sportello unico per l'immigrazione e presso l'ufficio cittadinanza della prefettura berica con il compito di orientare e accompagnare gli immigrati che sottoscrivono l'accordo.
Ma che cos'è l'accordo di integrazione? L' "accordo di integrazione", Regolamentato dal D.P.R. 179/2011, è il documento che gli immigrati - in questo caso il progetto è dedicato specificatamente ai profughi - devono compilare per ottenere un permesso di soggiorno superiore a un anno. Si capisce che, con la cosiddetta "emergenza profughi" il lavoro del volontario diventa importante anche sul fronte sicurezza, perché l'accordo permette comunque una registrazione della persona.
L'altro bando per i volontari che interessa Vicenza (quello citato in maniera corretta dal comunicato della Prefettura) si chiama invece "Immigrazione: il valore dell'accoglienza e dell'integrazione. L'acquisto della cittadinanza italiana". La cittadinanza italiana si acquista in base al requisito del matrimonio con cittadino italiano o per residenza nel territorio della Repubblica con decreto del Capo dello Stato. In questo caso, chi vincerà il bando del servizio civile - sono previste tre persone da destinare agli uffici della prefettura - dovrà orientare gli immigrati in tale senso. Vicenza, con 2510 conferimenti è la terza provincia dell'Italia Settentrionale - dopo Milano e Brescia - ad aver erogato il maggior numero di concessioni.
Altra novità è che a fine giugno la Corte Costituzionale ha stabilito che i cittadini stranieri residenti in Italia possono entrare nel Servizio civile nazionale (Scn). Una soluzione, questa, caldeggiata dagli enti che necessitano di presenze di volontari che tutt'ora scarseggiano anche nella nostra provincia, con bandi che spesso vanno deserti. Se a questo si aggiungono i misteri della comunicazione burocratica, elencati prima, non è bel vivere per il settore.
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