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A Vicenza c'è chi aspira a imitare Catone il Censore

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 25 Settembre 2012 alle 09:49 | 0 commenti

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Italo Francesco Baldo, Presidente di Impegno per Vicenza  -  Gli studi classici portano i migliori a conoscere la figura e l'opera di Marco Porcio Catone, detto il Censore, un uomo integerrimo che per tutta la vita si scagliò contro le mode ellenistiche che si erano diffuse nella società romana. Era un uomo fornito di grande spessore morale, consapevole del valore della tradizione di quella libertas repubblicana che è una delle principali caratteristiche dei grandi cittadini di Roma antica.

Occupò la carica di Censore a Roma, si occupava di valutare la proprietà dei cittadini, ma anche a sovraintendere senza eccezioni di casta alla loro moralità e punire coloro che si comportavano male addirittura rimuovendoli dal loro ufficio. Un compito che nella storia è sempre stato ambito e molti cercano di imitare proprio l'antico cittadino romano. Purtroppo spesso coloro che vogliono censurare dovrebbero censurare chi invece intendono difendere. Alla base della possibilità della censura vi è non solo la statura morale, ma anche l'amore per la libertà e il rispetto per coloro che nelle vicende politiche esercitano i loro diritti che non possono venire censurati, soprattutto in una democrazia. Purtroppo nella paludosa nostra epoca democratica, nella quale l'interesse di parte, quando non privato crede di potersi arrogare il diritto di censura contro la libertà di opinione, allora una ben triste epoca si sta avvicinando. Lo comprese perfino durante la Restaurazione quel genio della diplomazia che fu Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord, il quale si schierò a favore della libertà di stampa e chiaramente di opinione. E' un sofisma, un'anfibolia, sostenere che si difende la libertà nel mentre si censura e non alla Catone, la libertà di opinione degli altri cittadini. Forse Catone ci insegna classicamente che si difende la libertà, censurando chi deve essere censurato e non solo in un'unica direzione.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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