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A Padova presentazione delle liste venete del Pdl: ci sono Galan e Berlato, B. no

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Lunedi 28 Gennaio 2013 alle 11:33 | 0 commenti

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Fuori accenna a nevicare, dentro fa ... caldo mentre Giorgetti e Zorzato introducono la presentanzione dei candidati veneti del Pdl alle prossime politiche. Berlusconi, annunciato, non si vede, ma il parterre a cui guarda Sergio Berlato, è prestigioso e comprende oltre ai candidati vicentini dell'area Zanettin (vediamo oltre a lui, e ci scusiamo con chi ci dovesse sfuggire, Galvanin, Olivo, Forte, Zocca, Zoppello, Tolettini ...), il doge Galan, Brunetta, Ghedini, Sacconi, Valentini ... Vediamo, ascoltiamo e rifeririamo. Passo passo, in tempo reale e chiedendo venia, o approvazione, per la sinteticità.

Giorgetti e Zorzato esaltano la qualità  dei candidati in lista, la presenza nelle liste di solo 11 parlamentari sui 25 uscenti e di 20 sindaci, l'assenza di ministri non veneti "paracadutati" in Veneto 1 e Veneto 2 oltre che nel collegio unico del senato per il Veneto.

Tocca poi a Brunetta che ribadisce la necessità di una manovra a governo insediato con tagli delle spese che ridurrebbero le tasse e ne approfitta per affondare sul caso Mps che a Padova proprio ha trovato la sua miccia con l'acquisizione della locale Antonveneta: «ci rimettiamo alla magistratura, ma Bersani ci deve intanto delle spiegazioni su dove è andata la "provvista" aggiuntiva enorme di due miliardi di euro che risulterebbe nel prezzo "gonfiato" pagato a Banco Santander. Tra le cose da fare l'accordo con la Svizzera per la "tassazione" dei capitali italiani lì nascosti, come hanno fatto altri grandi paesi europei. Lo spread? Un grande imbroglio. Lo si vede da quanto è sceso anche adesso a governo caduto e a lotte elettorali in corso ...».

Tocca poi a uno dei numeri uno del partito, sicuramente storicamente braccio destro, cioè Giancarlo Galan: «Ognuno avrebbe fatto le sue liste, diverse da quelle ufficiali, più giovani, più vecchie, come avviene nel calcio in cui tutti hanno la loro formazione per la  nazionale, ma, vi assicuro, le nostre sono migliori di quelle di tutti gli altri partiti. Basta leggere i primi nomi di tutte e tutto è chiaro. L'altra volta, nel 2006, ci fu una grande rimonta di Berlusconi ma ebbe solo dieci giorni di tempo e ci fu un ministro come Pisanu ... per cui perdemmo per solo 23.000 voti. Questa volta siamo ripartiti alla caccia della maggioranza con 40 giorni di tempo e le premesse ci fanno prevedere che fra due settimane sarà già completato l'aggancio. Basta con la sudditanza verso la Lega, dopo le politiche ci peseremo anche in Veneto e in tutto il nord. Ora la Lombardia va come deve andare in base alla situazione pre politiche. Poi Mps è uno scandalo ma è anche un baco del sistema troppo statalista e che vorrei da liberale con pochissime regole che servano solo a regolare la convivenza. Meno stato e meno municipalizzate per un'economia libera», questo l'obiettivo di Galan che corre per «fare il ministro perchè l'ho fatto solo per sei mesi e poi ho dovuto smettere senza sapere perchè ...». La verve di Galan è tutta sintetizzata nella sua battuta sulle liste: «Le liste anche io le avrei fatte diverse. Io capolista e tutti gli altri nuovi ...» ma non si ferma qui quando lancia fendenti «contro la sinistra più a sinistra, contro l'Udc ormai scomparsa e contro il miserrimo tentativo di Monti che alla prossima tornata non ci sarà più dopo questa sua caduta di stile e di sostanza. Abbiamo tanto spazio da coprire a destra e tra chi si stava allontanato dalla politica ora che il Pdl si sta trasformando, me lo auguro e per questo sto lavorando, in un partito liberale».

Finalmente, per i vicentini "curiosi", arriva la domanda della collega del GdV sulle guerre beriche.

Giorgetti rifiuta ogni addebito di essere "stato preso in ostaggio" da Galan & c. e attribuisce la "rottura" alla mancata deroga concessa al coordinatore Sergio Berlato per candidarsi, al diniego a far parte della lista di alcuni nomi da lui stesso indicati (il riferimento è a Cristina Caretta, ndr) e al ritiro successivo delle liste formate da un numero insufficiente di candidati e con caratteristiche non confacenti.

A quel punto ha chiesto la parola Sergio Berlato, alla cui sinistra c'era Mairizio Dacconi, per smentire, ovviamente, la verità di Giorgetti con la sua versione, già nota ai nostri lettori e che pubblicheremo in toto in video così come l'intervento di Galan.

Alla nostra domanda (segue video) se il malessere del coordinatore provinciale di Vicenza si tradurrà, come lui ha dichiarato, in una defaillance del Pdl Marino Zorzato ha risposto secco: «se non remerà per altri, no. Ricordiamoci che in questa competizione ogni voto sarà importante e decisivo, però ...». 

Finisce tutto quì (alle 12.45 circa, ndr)?

Mh, bisognerebbe partecipare all'incontro organizzativo annunciato da Giorgetti per il pomeriggio con tutti i coordinatori provinciali del Veneto, in attesa di  incontrare Silvio Berlusconi che ha rinviato la sua presenzaa momenti, climatici, migliori.

E visto che di certo sarà non facile sapere qualcosa sull'altro fronte infuocato, dice lui, aperto da Berlato dal procuratore capo Antonio Cappelleri.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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