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A Conco un piccolo di muflone investito difeso invano per ore da una "neo mamma"

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 2 Maggio 2011 alle 23:22 | 0 commenti

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Coordinamento Protezionista Vicentino  -  Il centro recupero fauna selvatica non può più attendere, altro scandaloso episodio si è verificato a Conco, un piccolo di muflone investito da un'automobile in maniera non grave difeso strenuamente per ore da una "neo mamma" dai coltelli di cacciatori e polizia provinciale. Quanto è accaduto alla sig. Giorgia Marangoni lascia increduli sgomenti e perplessi, ecco la sua testimonianza.

In data 25 aprile, mentre scendevo dall'Altopiano di Asiago, in località Ciscati (Comune di Conco) rinvenivo sul ciglio della strada un piccolo di muflone ferito, probabilmente investito da un'auto. Mi fermavo con l'auto a lato della strada e provvedevo a telefonare immediatamente al 115 segnalando il fatto. L'operatore mi rispose che avrebbe immediatamente avvisato la Polizia Provinciale, organo competente per territorio.
Dopo più di un'ora dalla mia telefonata, venivo contattata al cellulare da un agente di polizia provinciale che si qualificava chiedendomi dettagli sul fatto e luogo.
Dopo averlo sollecitato, data la contingenza della situazione, spiegavo di aver rinvenuto il piccolo di muflone ferito e di aver già fermato un signore che si era presentato con un coltello per sgozzare l'animale, chiarendogli che il piccolo sembrava ferito in modo non grave, tanto che si era alzato in piedi ed era riuscito ad attraversare la strada.
L'agente mi diceva telefonicamente, testuali parole, "Cosa pensa che possa fare io? Non esistono veterinari né centri per il recupero della fauna selvatica, gli animali vengono abbattuti. E poi, lo paga lei il veterinario?".
Io, allibita nel sentire tali parole e comunque impossibilitata a fare in quel momento le opportune verifiche sulla veridicità delle affermazioni dell'agente, chiedevo: "Ma cosa sta dicendo? Come puo' dire che non vi sono centri di riferimento al quale Lei, quale organo competente, può affidare l'animale per le cure del caso?".
Risponde: "Probabilmente lei signora ha visto molti film", comunque arriverò tra circa un'ora perché c'è traffico.
A tale affermazione replicavo: "Quindi lei non può fare nulla se non abbattere l'animale? Io non posso credere che non ci sia un veterinario reperibile".
Risponde: "Allora veda lei cosa fare, io non posso fare altro e le ripeto che per questi animali non esistono veterinari".
Io, ancora più sconcertata ed impossibilitata a caricare l'animale in auto, (avevo mia figlia di 23 mesi con me!) riferivo che l'avrei comunque atteso sul posto.
Dopo circa 30 minuti, si presenta sul posto un tale, che lasciando il suo nominativo dice di essere Presidente dei Cacciatori e guardando l'animale, dice: "Non serve chiamare la Polizia Provinciale", mi arrangio io, l'animale ha l'osso del collo rotto". Io ribattevo: "Ma è un medico veterinario?".
Di lì a poco arrivava l'agente, parla a bassa voce con il presidente dei cacciatori, e dice:"Andate pure tutti via, ci arrangiamo noi", facendo intendere che avrebbero provveduto ad abbattere l'animale sul posto.

Renzo Rizzi del C.P.V. ha aggiunto: Il comportamento dell'agente se confermato anche l'abbattimento del piccolo di muflone risulta inqualificabile, non rispettando nè il prossimo nè il protocollo nè il buon senso, una segnalazione su questo fatto è stata avviata alla procura della repubblica e al corpo forestale dello stato.
Al comandante Claudio Meggiolaro chiedo: comandante, sono queste le disposizioni impartite ai suoi uomini? Se non sono queste, come io immagino, che misure prenderà rispetto ai fatti ? Per ultimo, Il piccolo di muflone è stato scannato sul posto senza l'intervento del veterinario?


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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