94,65% di sì al referendum sull'ipotesi di accordo in Mcs
Venerdi 6 Settembre 2013 alle 20:49 | 0 commenti
Verena Reccardini Segretaria  Generale Filctem  CGIL Vicenza, Giuliano Ezzelini Storti RSU Filctem CGIL MCS Italia SPA - Oggi le lavoratrici e i lavoratori MCS hanno votato, tramite Refendum, l'ipotesi di accordo raggiunta con l'azienda il 04/09/2013. L’esito della votazione, alla chiusura del seggio alle ore 18, e' stato:
Aventi  diritto al voto 160
Vontanti  131 (81,87%)
Si  124 (94,65%)
No 7Â Â Â (5.35%)
Schede bianche 0
Schede nulle  0
L'ipotesi di accordo e' quindi stata approvata.Â
L'11/09 a Roma potremo firmare con pieno mandato dei  lavoratori e delle lavoratrici, un accordo che pur non prevedendo la salvaguardia di tutti gli attuali posti di lavoro, riduce l’impatto negativo in modo consistente e le ripercussioni negative del piano di riorganizzazione aziendale originario presentato il 13 giugno u.s..
Si poteva fare di più?
Forse si.
Non possiamo però dimenticare il contesto storico in cui viviamo e , ci permettiamo di sottolineare, le negative conseguenze di una mancata e concreta politica industriale del Paese, che ha visto in particolare ma non solo una drammatica perdita di posti di lavoro nel settore del manifatturiero del tessile abbigliamento.
MCS (ex Marlboro, ex Valentino Fashion Group, ex Marzotto) ha segnato comunque un passo.
Il Passo e' che per tutti, per tutto il Manufatturiero e il Tessile, MCS ha scritto che se non ci si rassegna e' possibile anche raggiungere risultati importanti!
Grazie soprattutto alla lotta condotta  dalle lavoratrici e dai lavoratori: la solidarietà tra lavoratori paga!
Come Filctem CGIL di Vicenza (organizzazione di maggioranza in MCS)  vogliamo ringraziare tutta la nostra struttura Regionale e Provinciale, la segreteria confederale CGIL, in particolare la segretaria Generale Marina Bergamin, per aver messo a disposizione persone e risorse in questa dura e difficile trattativa. Ora il nostro pensiero e lavoro continua, per i cassaintegrati, per coloro che andranno in contratto di solidarietà , per chi sara' in orario pieno per garantire ancora il loro futuro.
Possiamo dire che una lotta ordinata, seria, determinata ha mantenuto l'occupazione nel  territorio e non si e' rassegnata alle ragioni solo esclusivamente del mercato.
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