Quotidiano | Categorie: Lavoro, Fatti

Ricordando Thyssen Krupp: 6 dicembre 2007 - 6 dicembre 2017

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 6 Dicembre 2017 alle 08:27 | 0 commenti

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Dieci anni fa, nella motte tra il 5 e il 6 dicembre, scrive nella nota che pubblichiamo il PCI - federazione regionale del Veneto, furono investiti dalla fuoriuscita di olio bollente, mentre stavano lavorando, sette operai dello stabilimento ThyssenKrupp di Torino. I sette operai morirono, brucuiati vivi, a causa delle condizioni di sicurezza del tutto insufficienti. Nei processi che seguirono alcuni responsabili furono condannati ma i principali colpevoli, oggi, vivono ancora in libertà in Germania. Noi vogliamo ricordare i nomi dei sette operai uccisi: Antonio Schiavone, Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo, Bruno Santino.

Il loro ricordo non può essere quello di una sola giornata, perché ogni giorno lavoratrici e lavoratori si infortunano nei luoghi di lavoro e muoiono uccisi per il profitto di lorsignori.
Vogliamo che si sappia che, in questi dieci anni, oltre 6.200 sono state le vittime per infortunio nei luoghi di lavoro, che diventano oltre 13.000 se si considerano anche le lavoratrici e i lavoratori morti per strada o in itinere. Una carneficina come e peggio di una guerra. Perché questa è una guerra, quella tra capitale e lavoro.

Vogliamo che si sappia che dall'inizio dell'anno al 5 dicembre sono 610 i morti nei luoghi di lavoro.

E, oggi, come ogni giorno vogliamo ricordare chi si ammala per le condizioni che è costretto a subire nei luoghi di lavoro- Ricordiamo i morti dell'Eternit, della Marlane-Marzotto e tutti i morti di malattia professionale, che sono centinaia ogni anno e che muoiono in silenzio, senza "fare notizia".
Queste morti non sono fatalità o qualcosa di inevitabile. Sono il risultato di un modello di sviluppo spaventoso che privilegia il profitto individuale, che considera la sicurezza un costo e chi vive del proprio lavoro null'altro che "capitale umano", pezzi di ricambio che possono essere scartati quando non servono più.
PCI - federazione regionale del Veneto


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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