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6 agosto 2018, 12 lavoratori extracomunitari morti: solo numeri?

Di Giorgio Langella Lunedi 6 Agosto 2018 alle 20:04 | 0 commenti

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La notizia è spaventosa: 12 lavoratori extracomunitari, braccianti agricoli di nazionalità africana che tornavano dal lavoro nei campi stipati in un furgone, sono morti nello scontro frontale con un Tir. Le modalità sono analoghe a quelle dell'incidente di sabato scorso nel quale hanno perso la vita quattro braccianti africani. La regione è la stessa, la Puglia, dove migliaia di extracomunitari sono "impiegati" nella raccolta dei pomodori per pochi euro a fronte di 8-12 ore di fatica. Uno sfruttamento inaccettabile.

Dobbiamo renderci conto che queste tragedie non avvengono per caso ma sono frutto di prassi abituali per le quali i lavoratori sono sfruttati, minacciati, costretti a lavorare in condizioni inumane. Schiavi che devono sottostare alle regole del caporalato imperante. Sono uomini e donne invisibili che vivono in baracche fatiscenti, che vengono trasportati nei campi e dai campi in condizioni bestiali, che consumano un'esistenza che non è vita. Qualcuno che, oggi, occupa gli scranni del governo del paese ha annunciato, qualche settimana fa, che per i clandestini, per i profughi, per gli immigrati è finita la pacchia. Queste tragedie dimostrano che la "pacchia" non c'è mai stata e che le condizioni nelle quali queste persone (sì, "egregio" ministro Salvini, sono Persone uguali a noi, non "animali da soma", "cose" senza diritti, e neppure "esseri inferiori") sono costrette a lavorare e vivere assomigliano in maniera inquietante a quelle che subivano i deportati nei lager nazisti. Ricordiamoci che il crimine più infame dei nazisti fu quello, come scriveva Primo Levi, di rendere i deportati schiavi e di cancellare in loro anche il più flebile barlume di umanità.

Si colpiscano con durezza e severità gli sfruttatori, chi riduce in schiavitù esseri umani. Sono questi i nemici della civiltà, non certo chi subisce le loro vessazioni.

La nostra società sta cadendo in una barbarie nella quale l'odio contro chi è diverso (per etnia, religione, sesso, ideali politici, consizioni sociali) è una condizione normale. Un baratro dove trionfa la negazione della civiltà, dove i lavoratori vengono sfruttati, dove bisogna chinare la testa di fronte al padrone e al "caporale", ritenersi inferiori e ringraziare chi ti percuote.

Bisogna prendere coscienza che, non tanto tempo fa, questo è stato e che le condizioni di odio che hanno prodotto quella negazione dell'umanità stanno tornando.

Ribelliamoci a questo stato di cose. Lottiamo per cambiare questa spaventosa prospettiva.

Leggi tutti gli articoli su: Morti sul lavoro, lavoratori extracomunitari

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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