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5 Stelle chiede diffida e messa in mora per negato accesso agli atti Fiera di Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 23 Ottobre 2013 alle 17:10 | 0 commenti

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Ferrarin Daniele, Zaltron Liliana, portavoce Movimento 5 Stelle Vicenza - Si invia la presente per comunicare ciò che segue. In data 5 ottobre 2013 i sottoscritti consiglieri comunali del gruppo M5S (Liliana Zaltron e Daniele Ferrarin) inviavano a codesta amministrazione una richiesta di accesso agli atti afferente Fiera di Vicenza spa. Rispetto a tale richiesta, che doveva essere evasa dall'amministrazione comunale di Vicenza, ci perviene una nota semplicemente siglata e senza la indicazione chiara del responsabile del procedimento. Nello specifico gli uffici comunali non accolgono la richiesta né tanto meno la respingono.

Si limitano a girarci la nota di diniego redatta in data 17 ottobre 2013 dal vicepresidente di fiera di Vicenza spa Stefano Stenta ed indirizzata al vicesindaco Jacopo Bulgarini. Nella medesima nota vergata dal vicepresidente si sostiene che la richiesta di accesso avanzata dai sottoscritti non è accoglibile per i motivi evidenziati nella stessa.

Va chiarito anzitutto che il pronunciamento circa la accoglibilità o meno della richiesta non spetta certo alla spa fieristica bensì all'ente interpellato, ovvero al comune di Vicenza. Ciò rimarcato, non volendosi sottrarre gli scriventi alle ragioni comunque evidenziate dal dottor Stenta, si precisa quanto segue.

Le argomentazioni del vicepresidente di Fiera spa non sono minimamente accoglibili e sono giuridicamente prive di fondamento. La prima causa ostativa identificata dal dottor Stenta infatti fa riferimento ad un pronunciamento della corte di giustizia europea (sentenza 10 maggio 2001). Ordunque va in primis chiarito che la natura del contenzioso affidato al giudice europeo è tra l'ente fiera di Milano e più imprese private. Tra queste, nello specifico, vi è la Agorà S.r.l. che chiede l'accesso a documentazione specifica. Già da ora il richiamo al procedimento succitato risulta erroneo e non pertinente dacché nel caso di specie il contenzioso in essere è tra persone fisiche e l'ente fiera. Nel caso che coinvolge codesta amministrazione, si rammenta, gli scriventi sono consiglieri comunali. Ancora, sempre in riferimento al pronunziamento del giudice europeo, il dottor Stenta argomenta che verrebbe sancito il principio per cui gli enti fieristici non sono enti di diritto pubblico bensì privato. Tale affermazione, alla luce della composizione dell'azionariato di fiera di Vicenza spa (un terzo del comune, un terzo della provincia, un terzo della camera di commercio Berica), ha poca afferenza con la questione da noi posta. Perché se è vero che privata è la forma giuridica della spa, altrettanto vero è che pubblico è il servizio reso nonché il controllo. Il che, con percentuali e soci diversi avviene con la ex municipalizzata Aim.

Tralasciando quindi la prima parte delle ragioni a favore del diniego è bene concentrarsi sul secondo aspetto evidenziato dal vicepresidente. Ovvero quello che pare, pur con qualche sforzo, avere una parvenza di sostanza giuridica. Fiera di Vicenza spa cita infatti la sentenza del Consiglio di Stato 4403 del 2013 sezione IV. Per le brevi il giudice amministrativo riforma la sentenza del tribunale amministrativo di Trento che aveva ritenuto accoglibile la richiesta di accesso agli atti di un consigliere comunale di Trento (la professoressa Giovanna Giugni), la quale chiedeva il dettaglio relativo alle tessere omaggio concesse da Autobrennero ad alcuni presunti “vip”.

In sostanza il consiglio di Stato nel motivare la sua decisione spiega che troppo esigua è la quota del comune di Trento (siamo attorno al 4%) per dare seguito alle istanze della professoressa Giugni: «In base a tali coordinate esegetiche, deve quindi escludersi che il consigliere comunale possa esercitare l'accesso nei confronti di società mista, sia pure a prevalente partecipazione di capitale pubblico, della quale il comune di appartenenza detenga limitata quota di capitale sociale, tale da non poterne assicurare il controllo, di tal che, nemmeno mediatamente, la conoscenza di profili generali di gestione dell'attività della società possa ritenersi afferente alla sfera di un sindacato per dir così ispettivo espresso mediante le prerogative conoscitive riconosciute in relazione all'espletamento del mandato elettivo». È esattamente il contrario di quanto accade con Fiera di Vicenza spa dove al comune (che detiene un terzo delle quote), per mano del sindaco pro tempore, spetta la nomina di ben due consiglieri di amministrazione; dei quali (udite udite) uno è proprio il vicepresidente che respinge (così pare) la richiesta proveniente dall'ente che su quello scranno lo ha assiso!

Di più, se lo stesso Stenta avesse letto con attenzione il pronunziamento del Consiglio di Stato, ben si sarebbe accorto di un passaggio più che significativo: «... è evidente... la... innegabile ampia connotazione dello speciale diritto d'accesso riconosciuto ai consiglieri degli enti territoriali, e in specie comunali e provinciali, misura la propria estensione oggettiva in relazione alle prerogative connesse al mandato elettivo riferite all'attività propria di organi, uffici, enti e aziende che esplicano attività amministrative e/o anche di natura imprenditoriale nei settori precipui dell'attività istituzionale comunale o provinciale». Il giudice poi cita a sua volta altra giurisprudenza sottolineando che le potestà ispettive dei consiglieri comunali sono funzionali a verificare «... la correttezza e l'efficacia dell'operato dell'amministrazione, nonché per esprimere un voto consapevole sulle questioni di competenza del Consiglio, e per promuovere, anche nell'ambito del Consiglio stesso, le iniziative che spettano ai singoli rappresentanti del corpo elettorale locale» (così, tra le tante, Cons. Stato, Sez. V, 17 settembre 2010, n. 6963), o in altri termini «... verificando e controllando il comportamento degli organi istituzionali decisionali del comune...» (così, proprio la IV sezione del Consiglio di Stato al 21 agosto 2006, n. 4855).

Pertanto al di là della ilarità che il parere espresso da Stenta, o da chi lo ha redatto, possa provocare a chi leggerà la presente, rimane un fatto. L'amministrazione comunale ha il dovere, alle brevissime, di fornire ai richiedenti quanto già da tempo domandato. La presente pertanto costituisce anche formale diffida e messa in mora a carico di tutti coloro che non provvedano con estrema sollecitudine ad ottemperare rispetto a quanto da noi richiesto il 5 ottobre 2013.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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