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2013: tanti avvenimenti LGBT da ricordare. A Vicenza, in Italia e nel mondo

Di Anna Barbara Grotto Domenica 16 Febbraio 2014 alle 10:21 | 0 commenti

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Da VicenzaPiù n. 267

Già un mese è passato in questo 2014, anno in cui la comunità LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transgender n.d.r.) italiana attende al varco la politica, affinché finalmente si legiferi per quei diritti civili che ancora mancano. Il nostro Paese sarà in grado di guardare indietro ed imparare da quanto è successo nel mondo durante l'anno appena trascorso?

Chiediamocelo mentre facciamo una carrellata dei più significativi avvenimenti LGBT del 2013, italiani ed internazionali: dalla consacrazione dei diritti in alcuni stati europei, da cui l'Italia dovrebbe imparare; fino a deprecabili atti di odio, omofobia, e discriminazione che purtroppo avvengono, da cui il nostro Paese dovrebbe moralmente e politicamente affrancarsi.
Ecco il 2013 arcobaleno.

GENNAIO - è il mese del "coming out/non coming out" di Jodie Foster, che con gran classe ed ironia parla di sé, dei suoi figli e della sua ex compagna con cui li ha cresciuti, fugando ogni dubbio (qualora ce ne fossero stati) sulla sua omosessualità, dicendo tutto senza dire niente. Semplicemente parlando di sé, senza troppi proclami. Risate e commozione con in mano il premio alla carriera nella notte dei Golden Globe, per una grande artista ed una grande donna.

FEBBRAIO - gli organizzatori del Festival della musica di Sanremo decidono di censurare il bacio fra Stefano e Federico in modo da non urtare la sensibilità del pubblico a casa, ma la denuncia arriva comunque forte e chiara: le coppie omosessuali italiane non hanno diritti. I due, attraverso un filmato pubblicato on-line, hanno attirato l'interesse degli organizzatori del Festival, che li hanno voluti live sul palco. Senza il bacio finale del video originale, richiamano l'attenzione sulla mancanza di diritti civili in Italia, attraverso una performance di cartelli scritti, sollevati alternativamente: raccontano la loro storia d'amore e il desiderio di coronarla col matrimonio, che però sarà celebrato a New York, perché in Italia non vi sono diritti per le coppie gay.

MARZO - Kenneth Faried, cestista statunitense professionista nella NBA con i Denver Nuggets, pubblica on-line la testimonianza filmata della sua vita con le sue due mamme, convinto che l'omofobia non si cancelli solo coi coming out degli omosessuali, ma anche col sostegno attivo di parenti ed amici. Quale migliore pubblicità positiva se sono i figli cresciuti in famiglie arcobaleno a parlare di sé e dei propri genitori?

APRILE - dopo oceaniche manifestazioni di piazza pro e contro, i matrimoni gay sono finalmente una realtà anche in Francia: il Governo francese, anche grazie ad una energica arringa difensiva del ministro della giustizia francese Christiane Taubira (il filmato del suo intervento diventerà letteralmente un cult nei social e nei siti LGBT), equipara nei diritti le coppie omosessuali alle coppie eterosessuali, dando così il via libera anche alle adozioni.

MAGGIO - "La vita di Adele" vince la Palma d'oro a Cannes. Il film, diretto da Abdellatif Kechiche e interpretato dalle attrici Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux, tratto dalla graphic novel di Julie Maroh "Il blu è un colore caldo", sdogana l'amore lesbico nel senso più pieno del termine, senza edulcorarlo in nome del politically correct: dalle lacrime al sesso, la storia delle due è completamente senza filtri. Osannato dal pubblico eterosessuale, è accolto tiepidamente dal pubblico lesbico, che vede nelle scene di sesso un'ostentazione ad uso e consumo degli etero, piuttosto che una reale liberazione della fisicità lesbica. Piaccia o no, "La vita di Adele" fa parlare di sé come mai un film lesbico prima.

GIUGNO - dopo 6 mesi di attività culturali, politiche e ludiche in tutto il Veneto, frutto della collaborazione, per la prima volta nella storia della nostra regione, di tutte le associazioni LGBT venete e grazie all'apporto di molte realtà culturali vicentine, si conclude il primo Vicenza Gay Pride: la parata finale del "Vi.P2013" vede più di 7.000 persone da tutto il nord Italia sfilare per la città, accolte da una Vicenza festante, colorata e curiosa. È un successo storico.

LUGLIO - in Russia, entra in vigore definitivamente la legge firmata a fine giugno da Vladimir Putin: la controversa legge cosiddetta "anti-gay" limita di fatto qualsiasi tipo di evento, di manifestazione, di azione che abbia a che fare con la cultura omosessuale. Nascondendosi dietro l'alibi del dover proteggere i minori dalla "propaganda omosessuale", vengono messi fuorilegge iniziative e gruppi organizzati. Di fatto, questa legge dà il La ad azioni di odio e di "giustizia anti gay fai-da-te" in tutto il Paese, con violenze, torture e persino omicidi ai danni di persone LGBT o solo sospettate di esserlo.
L'attrice Tilda Swinton è forse il primo personaggio in vista a prendere posizione, nel vero senso della parola, contro questa legge: si fa fotografare con una bandiera arcobaleno di fronte al Cremlino, sfidando di fatto la legge. La foto fa il giro del mondo.
Altra firma, ma di tutt'altra natura, merita una citazione: il matrimonio egualitario diviene realtà anche in Inghilterra e nel Galles, grazie alla firma della regina Elisabetta II.

AGOSTO - a Roma, un quattordicenne si suicida gettandosi nel vuoto da una terrazzo: «Sono omosessuale, nessuno capisce il mio dramma e non so come farlo accettare alla mia famiglia». Purtroppo non è stato il primo gesto del genere, e altri drammaticamente ne seguiranno: sempre a Roma, a pochi giorni di distanza, un altro ragazzo 21enne deciderà di farla finita: "Sono gay. L'Italia è un Paese libero ma esiste l'omofobia e chi ha questi atteggiamenti deve fare i conti con la propria coscienza".
Sono le settimane in cui alla Camera si dibatte la legge contro l'omofobia, e questi suicidi, indotti da bullismo e discriminazione omofobica, palesano l'urgenza di introdurre quanto prima leggi a tutela della minoranza LGBT.

SETTEMBRE - in seguito ad una clamorosa gaffe omofoba in diretta durante la trasmissione radiofonica "La Zanzara", l'imprenditore Guido Barilla scatena un boicottaggio internazionale contro l'omonimo marchio di famiglia: afferma, infatti, che non farà mai una pubblicità con una famiglia gay, che la sua azienda non è a quel target che si rivolge, invitando i "diversi" a mangiare un'altra pasta. #boycottbarilla diventa l'hashtag più utilizzato in tutto il mondo, arrivando persino in America: la cantante ed attrice Cher invita attraverso Twitter tutti i suoi amici a non comprare più "la pasta omofoba italiana Barilla"; la moglie del candidato sindaco (poi eletto) di New York si fa fotografare mentre accoglie l'invito dell'imprenditore a mangiare un'altra pasta, buttando tutta la pasta Barilla nell'immondizia. L'azienda dovrà correre ai ripari con un video di scuse, e l'imprenditore deciderà di incontrare i vertici dell'associazionismo LGBT italiano, grazie ai quali dichiarerà di "aver appreso l'evoluzione del concetto di famiglia".

OTTOBRE - decisione storica per la Germania: l'introduzione di quello che semplicisticamente è stato definito "il terzo sesso". La realtà è che il governo tedesco è il primo in Europa ed il secondo al mondo (dopo l'Australia) a riconoscere e dare dignità alle persone intersessuate, ovvero quelle che presentano alla nascita organi genitali non esclusivamente maschili o femminili. Secondo recenti stime, infatti, 1 bambino su 5000 in Europa nasce con organi genitali ambigui. Ebbene, in Germania non sarà più obbligatorio definirne da subito un sesso specifico, ricorrendo magari ad affrettati e invasivi interventi chirurgici. In questi casi, i genitori potranno decidere di non definire alla nascita il sesso del figlio, lasciando di fatto al tempo e ad un più completo sviluppo psico-fisico la decisione futura. Saranno eventualmente gli stessi individui intersessuati, una volta divenuti adulti, a decidere di rimanere "neutri" o di essere contemplati nell'uno o nell'altro sesso, in base non solo allo sviluppo fisico, ma anche e soprattutto identitario.

NOVEMBRE - altro importante avvenimento per la nostra città: dopo un silenzio durato quasi 20 anni, torna a ricostituirsi Arcigay Vicenza. Inaugura, infatti, l'associazione "15 GIUGNO"-Arcigay Vicenza, raccogliendo il testimone del Vicenza Pride (dalla cui data prende il nome), con l'impegno di dedicarsi a progetti sia locali che nazionali, forte della più numerosa, radicata e storica associazione LGBT d'Italia: Arcigay.

DICEMBRE - forse... anzi, senza forse, è in assoluto il più romantico coming out di sempre in Italia, ed è importante che siano due donne a farlo: Rosalinda Celentano, figlia del "molleggiato", e l'attrice Simona Borioni fanno coming out dalle pagine del numero di novembre del giornale "Vanity Fair" e simpaticamente acconsentono, a ridosso del Natale, a "farsi sposare" dalle Iene, dopo la più classica delle interviste doppie. Conosciutesi nel lontano 1991, si sono rincorse, perse, ritrovate per vent'anni, fino ad incontrarsi nuovamente nel maggio del 2010 e decidere di non lasciarsi più. Una storia d'amore e di passione degna di un film, che le due raccontano con semplicità e naturalezza.

Ci piace che l'ultimo ricordo del 2013 abbia questa allure d'amore; sperando che nel 2014 arrivino anche i diritti.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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