11 settembre e mancato patrocinio del Comune di Vicenza, Baldo: che stile!
Sabato 20 Settembre 2014 alle 15:57 | 0 commenti
“La sua richiesta di patrocinio non è stata accolta†e l’invito degli uffici competenti è di contattare gli uffici dello staff del sindaco per maggiori delucidazioni. Italo Francesco Baldo, Presidente di Impegno per Vicenza, ci manda una foto di una mail e una sua riflessione sul tema di cui abbiamo scritto ieri (leggi qui) del mancato patrocinio del Comune di Vicenza all’iniziativa promossa annualmente dall'Associazione 11 Settembre per ricordare la strage del 2001 a New York.
"La vita politica di una nazione si esprime anche nelle iniziative che vengono prese da varie associazioni che consentono di avere intensi e buoni rapporti con altri Stati. La Partecipazione ad un avvenimento come la commemorazione dell’11 settembre 2001, curata dall’associazione che ne porta il nome a Vicenza, non dovrebbe mai essere messa in discussione. Cosa che invece fanno in modo autonomo, gli uffici del Comune di Vicenza. Dopo anni in cui aveva patrocinato le iniziative di commemorazione e di riflessione sul tema della pace e dell’incontro tra i popoli, tanto necessario anche in Vicenza e nella sua provincia, quest’anno il Comune di Vicenza, richiesto del patrocinio per l’iniziativa di riflessione, con i suoi uffici e nemmeno richiamandosi al responsabile dell’amministrazione (il sindaco per intenderci), rifiuta di concederlo con una motivazione generica ed imprecisa, rispetto al programma inviato. Come si avrà modo di leggere, sono “gli uffici che decidonoâ€, non i responsabili dell’amministrazione. Il Sindaco pro tempore dottor Achille Variati non ha parte in causa, se ne tira fuori come sempre lasciando la brutta figura ad altri, lui che alla sua tiene moltissimo, lasciando al suo nominato il compito, sgradevole, di negare un patrocinio, che a Vicenza è dovuto. Forse la decisione è stata presa in altro loco, dove un tempo si giocava a bocce, e poi trascritta e firmata dal capo di gabinetto del sindaco, Maurizio Franzina? Povera Vicenza, in che mani siamo e soprattutto che “stile†non certo aristocratico come la città richiederebbe".
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