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100 Comuni Veneti sostengono referendum indipendenza, Vicenza prima con 28

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 3 Ottobre 2013 alle 11:43 | 0 commenti

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Gianluca Busato Plebiscito2013 - Credo siano ben pochi i cittadini veneti a credere ai colpi di teatro che provengono dal circo della politica italiana, dove in meno di una settimana hanno tentato di farci passare tutto e il contrario di tutto per addolcirci l’amara pillola dell’aumento dell’iva al 22% e distrarci mentre ce la imboccavano.

Seguirà senz’altro il secondo piatto e i contorni, con la prima rata dell’IMU e probabile seconda.
In Italia in realtà vige ancora il monopartitismo, ben al di là dal tramontare a 70 anni dalla caduta del fascismo. Ha solo cambiato nome e forma, trasformandosi nell’odierno partito della pagnotta, che unisce trasversalmente tutti gli schieramenti, al di là delle finte divisioni ideologiche. Una pagnotta partitocratica che assume dimensioni e connotati diversi a seconda della posizione dell’esponente di partito: dalle tangenti multimilionarie del funzionario che ricopre cariche importanti, allo stipendio rubato negli innumerevoli posti fissi statali o parastatali dove tutto si fa fuorché lavorare (e aggiungiamo per fortuna, perché quando si lavora a rimetterci siamo noi cittadini con un aumento di torture burocratiche), passando attraverso mille rivoli di sprechi e parassitismo impossibili da censire. Purtroppo la corruzione arriva anche al singolo, secondo la legge prezzoliniana che vede divisi i cittadini tra furbi e fessi, con i secondi che lavorano e pagano per mantenere i primi che se la spassano senza produrre nulla. La percentuale di fessi purtroppo per noi aumenta a dismisura proprio in Veneto, tanto che ogni anno svolazzano verso altri lidi 20 miliardi di euro di tasse sui 70 totali pagati (senza contare altri 9 miliardi annui di interessi sul debito pubblico che non abbiamo fatto noi).

I minuetti italiani d’altro canto nulla possono contro la rabbia che sta montando in Veneto. Proprio ieri, grazie all’approvazione da parte del comune di Loria (TV), i comuni veneti che hanno approvato il sostegno all’indizione del plebiscito per l’indipendenza del Veneto sono arrivati a quota 100, in rappresentazione di oltre un milione e 156mila cittadini veneti, il 23,67% dell’intero Popolo Veneto.
L’approvazione del progetto indipendentista da parte dei comuni veneti è un fatto epocale, poiché ognuni di essi rappresenta una sorta di Repubblica, espressione di sovranità popolare, tra l’altro autentica, in quanto frutto di un’elezione diretta da parte dei cittadini e non di astrusi meccanismi elettorali che hanno reso il parlamento italiano un consesso di persone autonominate dal partito della pagnotta e prive di alcuna rappresentatività. I nostri sindaci e comuni veneti sono quindi l’espressione più autentica della democrazia ed è quindi normale che da loro si levi un richiamo proprio alla democrazia. Se, per parafrasare Tito Livio, a Venezia il Consiglio Regionale continuerà a discutere mentre le nostre case vengono espugnate dalla voracità famelica del peggiore inferno fiscale del mondo, allora saranno proprio i comuni a far partire il nuovo corso dell’indipendentismo veneto, per permetterci di ottenere quanto prima la nostra completa indipendenza politica. Nel corso di questo mese di ottobre Plebiscito 2013 presenterà il proprio progetto nel corso di importanti appuntamenti, tra i quali citiamo:

  • l’11 ottobre prossimo ad Este;
  • il 15 ottobre a Montebelluna;
  • il 17 ottobre a Vittorio Veneto;
  • il 26 ottobre a Venezia, dove ci sarà la presentazione ufficiale di Veneto Business, in partnership con Business for Scotland, con l’intervento di importanti relatori dalla Scozia, tra i quali Gordon MacIntyre-Kemp, director of Business for Scotland, John Riley, Parliamentary & Constituency Consultant e Ian Renwick, Consigliere SNP per l’Isola di Skye presso il Consiglio delle Highlands. Prepariamoci quindi a un ottobre ricco di eventi nel segno dell’indipendenza.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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