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Inquinamento Pfas, Puppato: Veneto sapeva ma non ha fatto nulla

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 4 Maggio 2016 alle 17:29 | 0 commenti

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Riceviamo da Laura Puppato, capogruppo del Pd nella Commissione Ecomafie, e pubblichiamo L’inquinamento delle falde acquifere profonde e di superficie con i PFAS, o sostanze perfluoro alchiliche, che in Veneto riguarda un’area di 150 chilometri quadrati e soprattutto l’azienda Mitemi, sarà presto all’attenzione della Commissione di inchiesta sui rifiuti e sulle sostanze di scarto inquinanti. L’assessore all’ambiente della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin sarà ascoltato martedì 10 maggio.

Le mie recenti scoperte sono sconcertanti: un carteggio tra il ministero dell’Ambiente e la Regione chiarisce che il Veneto conosce la situazione almeno dal 2013 ed è da allora che traccheggia, pur di non fissare limiti per gli scarichi industriali che garantiscano all’acqua potabile concentrazioni compatibili con la salute umana.

Grazie all’aiuto prezioso della sottosegretaria all’Ambiente Barbara Degani abbiamo potuto ricostruire che, dopo la denuncia di Legambiente, nel 2011 il ministero dell’Ambiente ha commissione uno studio al Cnr sui Pfas nelle acque, in seguito al quale lo stesso ministero ha scritto alla Regione Veneto nel 2013. Da allora, in questi 3 anni la Regione, competente in materia di limiti di concentrazione delle sostanze dannose nelle acque ai sensi della normativa vigente, ha rimpallato le responsabilità e non ha mai fissato i limiti per i Pfas nelle acque di scarico industriale. Questo nonostante una precisa indicazione dell’Istituto Superiore di Sanità. Anzi, con una nota di aprile 2016, la Regione Veneto continua a sminuire il problema, denunciando il fatto che la questione riguarda anche altre realtà a livello nazionale. Com’è noto, gli ultimi test ematici per i lavoratori della Mitemi indicano valori di Pfas 10 mila volte superiori a quelli fisiologici, mentre la stessa Regione Veneto, in uno studio del 2013 pubblicato sul suo sito, ammette l’inquinamento da Pfas nelle acque di falda, superficiali e potabili in ampie zone del Veneto tra cui la Bassa Valle dell’Agno (VI), alcuni ambiti delle province di Padova e Verona e una parte considerevole della rete idrografica. Si tratta di una situazione insostenibile della quale chiameremo a rispondere i vertici regionali.

Leggi tutti gli articoli su: Laura Puppato, Gianpaolo Bottacin, pfas

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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