Non vi è venuto il dubbio che il "caso pioppo" dimostri che l'amministrazione della città sia molto confusa? Se neppure per decidere cosa fare ad un incrocio c'è dietro un ragionamento razionale, non credete che questo non provi che per questioni più importanti potrebbero essere prese decisioni emozionali o casuali?
E per ultimo, è evidente che dopo i lavori all'incrocio di Borgo Scroffa ci sarebbe una rotatoria "più comoda e bella", ma è difficile sostenere che aumenterebbe di molto la qualità della vita o dei servizi ai cittadini. Quindi, siete proprio convinti che spendere di questi tempi 250 mila euro per "riordinare" una rotatoria che comunque c'è già non sia uno spreco?
Questa posizione non è di oggi. Già alcuni giorni fa sul gruppo "Salviamo il Pioppo Nero" in Facebook avevamo postato una nota dal titolo "Il problema non è l'albero". La incollo qui sotto ad uso di chi non frequenta Facebook.
LA QUESTIONE NON E' L'ALBERO
La questione non è l'albero, ma che non esiste un progetto sulla mobilità cittadina, che le decisioni al riguardo sono assunte in modo estemporaneo, frutto di spinte "di pancia" o di intiuzioni di singoli che al mattino decidono se grattarsi o se fare una pista ciclabile.
Si, perchè la verità è che l'obiettivo dell'opera è fare una pista ciclabile sulla rotatoria. La questione non è uscita pubblicamente ma uscirà quanto prima.
E qui gli pseudoambientalisti e gli altri cascheranno, perché basta che si faccia annusare loro qualcosa di "ambientalmente corretto" ed li vedremo sbrodolare.
Mentre i problemi stanno nel fatto che si concentrano le attenzioni sul Centro per farci piste ciclabili (il paradosso è la pista ciclabile di Corso San Felice), mentre le piste ciclabili si dovrebbero fare nei viali e nelle strade di grande traffico. Ma forse è troppo logico.
Infatti, quando in Centro si cerca di migliorare i percorsi pedonali nessuno se ne occupa e quando ci si domanda come mai si abbandona la sede della Banca d'Italia, la Rocchetta... anche qui c'è solo disinteresse.
Si, perché a nessuno interessa cominciare a tracciare i percorsi ciclabili e pedonali sulla rotatoria dell'Albera, della Marosticana... o cominciare a fare (almeno pezzi di) piste ciclabili in Viale Crispi, Viale Verona, Viale della Pace, Via G.G. Trissino, Viale Margherita, Viale Risorgimento, Viale Trieste, Viale Cricoli, Via Quadri, Viale Diaz, Viale Dal Verme, Via Cairoli, Via Pecori Giraldi, Viale dell'Anconetta...
Queste cose non interessano, perché tutti e tutto (risorse pubbliche comprese) sono impegnati a fare un cerchio rosso largo un metro e mezzo nella rotatoria all'angolo di Borgo Scroffa.?
E per ultimo, è evidente che dopo i lavori all'incrocio di Borgo Scroffa ci sarebbe una rotatoria "più comoda e bella", ma è difficile sostenere che aumenterebbe di molto la qualità della vita o dei servizi ai cittadini. Quindi, siete proprio convinti che spendere di questi tempi 250 mila euro per "riordinare" una rotatoria che comunque c'è già non sia uno spreco?
Questa posizione non è di oggi. Già alcuni giorni fa sul gruppo "Salviamo il Pioppo Nero" in Facebook avevamo postato una nota dal titolo "Il problema non è l'albero". La incollo qui sotto ad uso di chi non frequenta Facebook.
LA QUESTIONE NON E' L'ALBERO
La questione non è l'albero, ma che non esiste un progetto sulla mobilità cittadina, che le decisioni al riguardo sono assunte in modo estemporaneo, frutto di spinte "di pancia" o di intiuzioni di singoli che al mattino decidono se grattarsi o se fare una pista ciclabile.
Si, perchè la verità è che l'obiettivo dell'opera è fare una pista ciclabile sulla rotatoria. La questione non è uscita pubblicamente ma uscirà quanto prima.
E qui gli pseudoambientalisti e gli altri cascheranno, perché basta che si faccia annusare loro qualcosa di "ambientalmente corretto" ed li vedremo sbrodolare.
Mentre i problemi stanno nel fatto che si concentrano le attenzioni sul Centro per farci piste ciclabili (il paradosso è la pista ciclabile di Corso San Felice), mentre le piste ciclabili si dovrebbero fare nei viali e nelle strade di grande traffico. Ma forse è troppo logico.
Infatti, quando in Centro si cerca di migliorare i percorsi pedonali nessuno se ne occupa e quando ci si domanda come mai si abbandona la sede della Banca d'Italia, la Rocchetta... anche qui c'è solo disinteresse.
Si, perché a nessuno interessa cominciare a tracciare i percorsi ciclabili e pedonali sulla rotatoria dell'Albera, della Marosticana... o cominciare a fare (almeno pezzi di) piste ciclabili in Viale Crispi, Viale Verona, Viale della Pace, Via G.G. Trissino, Viale Margherita, Viale Risorgimento, Viale Trieste, Viale Cricoli, Via Quadri, Viale Diaz, Viale Dal Verme, Via Cairoli, Via Pecori Giraldi, Viale dell'Anconetta...
Queste cose non interessano, perché tutti e tutto (risorse pubbliche comprese) sono impegnati a fare un cerchio rosso largo un metro e mezzo nella rotatoria all'angolo di Borgo Scroffa.?