Spettabile Redazione,
abbiamo letto l?articolo a firma di Giovanni Coviello apparso ieri su Vicenzapiù.com che commenta le modalità di recapito delle bollette Tares di Aim.
Non intendiamo giustificare a priori eventuali inadempienze che dovessero emergere una volta che avremo compiuto le dovute verifiche su questo caso isolato, (sempre ammesso che i destinatari delle missive rispettino il codice postale vigente), quanto piuttosto ricordare l?operato dei molti dipendenti che quotidianamente lavorano con professionalità, applicando le nostre precise regole aziendali.
Ci sembra infatti fuori luogo e inutilmente sensazionalistico, ricorrere ai toni e alle immagini dispregiative usate dal signor Coviello che si scaglia contro chi ?si fa pagare per certificare consegne ammucchiate e incertificabili??.
Proprio perché la posta da noi recapitata è certificata, saremo senz?altro in grado di risalire all?operatore che ha consegnato le missive nella maniera in cui sono state fotografate, e solo dopo un confronto diretto, atto a stabilire le responsabilità dei vari soggetti coinvolti, prenderemo i giusti provvedimenti previsti da contratto, senza per questo dover subire gogne mediatiche di alcuno, lesive della consolidata professionalità che i nostri collaboratori testimoniano quotidianamente.
Restiamo a disposizione del signor Coviello qualora fosse veramente interessato a conoscere come è strutturato il servizio di recapito certificato, anche se probabilmente non sapremo interpretare il destino ?cinico e baro?, come lo chiama il signor Coviello, che si è abbattuto sulle 5 lettere da lui segnalate, a fronte dei milioni di bollette correttamente e puntualmente consegnate nel corso dell?ormai pluriennale collaborazione con Aim.
Cordiali saluti.
Lisatti Michele
Consorzio Hibripost
abbiamo letto l?articolo a firma di Giovanni Coviello apparso ieri su Vicenzapiù.com che commenta le modalità di recapito delle bollette Tares di Aim.
Non intendiamo giustificare a priori eventuali inadempienze che dovessero emergere una volta che avremo compiuto le dovute verifiche su questo caso isolato, (sempre ammesso che i destinatari delle missive rispettino il codice postale vigente), quanto piuttosto ricordare l?operato dei molti dipendenti che quotidianamente lavorano con professionalità, applicando le nostre precise regole aziendali.
Ci sembra infatti fuori luogo e inutilmente sensazionalistico, ricorrere ai toni e alle immagini dispregiative usate dal signor Coviello che si scaglia contro chi ?si fa pagare per certificare consegne ammucchiate e incertificabili??.
Proprio perché la posta da noi recapitata è certificata, saremo senz?altro in grado di risalire all?operatore che ha consegnato le missive nella maniera in cui sono state fotografate, e solo dopo un confronto diretto, atto a stabilire le responsabilità dei vari soggetti coinvolti, prenderemo i giusti provvedimenti previsti da contratto, senza per questo dover subire gogne mediatiche di alcuno, lesive della consolidata professionalità che i nostri collaboratori testimoniano quotidianamente.
Restiamo a disposizione del signor Coviello qualora fosse veramente interessato a conoscere come è strutturato il servizio di recapito certificato, anche se probabilmente non sapremo interpretare il destino ?cinico e baro?, come lo chiama il signor Coviello, che si è abbattuto sulle 5 lettere da lui segnalate, a fronte dei milioni di bollette correttamente e puntualmente consegnate nel corso dell?ormai pluriennale collaborazione con Aim.
Cordiali saluti.
Lisatti Michele
Consorzio Hibripost