Banca piazza Matteotti: Comune sanziona la Vivara. La ditta privata ha pagato subito 124 mila euro
Martedi 18 Maggio 2010 alle 17:54
Pierangelo Cangini, Comune di Vicenza - Banca di piazza Matteotti: il Comune ha comminato al privato una sanzione di 124.523 euro per gli interventi eseguiti senza la necessaria autorizzazione. A conclusione della complessa vicenda, e dopo la decisione dell'amministrazione di non proseguire la battaglia giudiziaria con un ricorso al Consiglio di Stato, gli uffici dell'edilizia privata hanno rilasciato alla ditta Vivara il permesso a costruire in sanatoria. La sanzione è originata dall'abuso con cui il privato aveva cambiato la destinazione d'uso dello stabile da minimarket a banca, in assenza del via libera degli uffici comunali.
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Tar deciderà su merito banca-P.za Matteotti
Mercoledi 10 Febbraio 2010 alle 20:08
Caso della nuova banca chiesta in Piazza Matteotti: oggi si e' tenuta l'udienza al Tar sul ricorso della società Vivara contro la decisione del consiglio comunale di annullare la decisione del commissario ad acta.
Al termine il tribunale amministrativo si è riservato di procedere con una sentenza semplificata cioè di non decidere solo sulla domanda di sospensiva, ma anche nel merito.
Il Comune al Tar contro la Vivara
Giovedi 4 Febbraio 2010 alle 21:46
Banca in piazza Matteotti, il Comune si difenderà davanti al Tar contro la Vivara
L'amministrazione comunale di Vicenza ha deciso di resistere nel giudizio promosso al Tar Veneto dalla ditta Vivara Srl. La ditta ha infatti impugnato la delibera con cui il Consiglio comunale ha annullato in autotutela il provvedimento firmato l'8 gennaio dal commissario ad acta con cui veniva cambiata la destinazione d'uso da commerciale a direzionale dell'immobile di piazza Matteotti 33.
Come deliberato in sala Bernarda lo scorso 21 gennaio, la nuova delibera sul cambio di destinazione d'uso verrà riportata in Consiglio comunale dopo che il procedimento relativo all'abuso edilizio, tuttora pendente, si sarà concluso. L'iter è attualmente in attesa del parere obbligatorio chiesto alla Soprintendenza.
