Al teatro Bixio va in scena "Groppi d'amore nella scuraglia" di Tiziano Scarpa
Mercoledi 30 Gennaio 2013 alle 14:24Tiziano Scarpa legge Stabat Mater (Strega)
Giovedi 25 Febbraio 2010 alle 11:30Cartacanta  Â
Lettura ad alta voce con Tiziano Scarpa, vincitore del Premio Strega 2009.
L'appuntamento è venerdì 26 febbraio, alle ore 18, nella nuova sede della libreria Mondadori "Quarto potere", in Contrà Pusterla 14 a Vicenza. L'evento è a cura dell'associazione culturale vicentina "Cartacanta".
Lo scrittore veneziano Scarpa leggerà alcune pagine del best seller Stabat Mater, edito da Einaudi, condividendo la serata con un altro autore veneziano, Roberto Ferrucci, che riproporrà il suo libro Cosa cambia (Marsilio editore).
Tiziano Scarpa è nato a Venezia, dove tuttora vive e lavora, nel 1963. E' romanziere, drammaturgo e poeta. Con il suo romanzo Stabat Mater ha vinto il Premio Strega e il Premio SuperMondello della passata edizione. I suoi libri sono stati tradotti in numerose lingue, cinese compreso.
Collabora alla rivista-sito "Il primo amore", di cui è uno dei fondatori assieme alla rivista nazioneindiana.com.
Scarpa possiede una spiccata propensione per le performance dal vivo e per le letture recitate che negli ultimi anni ha tenuto in Italia e all'estero.
Il romanzo ruota intorno alla figura della sedicenne Cecilia. Di giorno la ragazza suona il violino in chiesa, dietro la fitta grata che impedisce ai fedeli di vedere il volto delle giovani musiciste. Di notte, quando l'orfanatrofio è immerso nel nulla e mentre tutte le altre fanciulle dormono, solo lei resta sveglia e si sente perduta nel buio della solitudine più assoluta. Roberto Ferrucci è nato a Venezia nel 1960. Traduttore, autore, regista, giornalista, dal 2002 insegna Scrittura Creativa alla Facoltà di Lettere dell'Università di Padova. Il libro Cosa Cambia ha ricevuto importanti riconoscimenti (Premio Giuseppe Dessì 2008, nonché finalista del Premio Ultima Frontiera 2008). Il romanzo-reportage riporta il lettore a Genova, sette anni dopo il G8. Cosa è esattamente successo in quei giorni del 2001? Cosa ha lasciato nelle persone che camminavano per quelle strade spianate dal sole di luglio? Questo romanzo rappresenta tante cose. È un reportage con l'uso deliberato di un'intima soggettiva. È l'esperienza di un rito di iniziazione collettivo nell'orrore, nella violenza e nello sbigottimento. È un percorso di formazione fuori tempo, vissuto da un protagonista che appartiene a una generazione, a detta dell'autore, instabile, quella dei quarantenni.
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