La grande truffa pro Intesa intorno a BPVi e Veneto Banca: proponiamo a voi, Gianni Zonin, Achille Variati & c.. un test di onestà. O di comunismo...
Sabato 24 Giugno 2017 alle 12:00
Vi proponiamo "La grande truffa delle banche venete" un articolo scritto ieri da Claudio Conti, poco prima, ma comunque col sentore del suo arrivo, dell'annuncio definitivo del "dissesto o del rischio dissesto" di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca e del "no" della Commissione europea alla loro "ricapitalizzazione precauzionale" da parte dello Stato con conseguente attivazione del processo previsto dall'art. 19 del Decreto 180/2015 e, quindi, in un modo o nell'altro, come stabilirà il decreto legg atteso per oggi, la loro liquidazione coatta: "la liquidazione coatta amministrativa è una procedura concorsuale prevista dalla legge italiana che si applica ad alcune categorie d'impresa. Ha le sue fonti regolamentari nella legge fallimentare. L'apertura della procedura preclude al creditore le azioni in sede di giurisdizione ordinaria". L'articolo è stato scritto ieri, ripeto, e fa un'analisi della situazione su cui vi proponiamo di riflettere e su cui alla fine faremo una nostra annotazione.
Continua a leggereUniversità, i test all'ombra dei raccomandati
Mercoledi 1 Settembre 2010 alle 23:59
Rassegna.it - Iniziano le prove negli atenei pubblici e privati. Il sondaggio: per l'85% degli studenti la raccomandazione è più importante di studiare. Boom di richieste a Medicina, ma verrà ammesso solo un candidato su dieci
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Università,i test all'ombra dei raccomandati
Mercoledi 1 Settembre 2010 alle 23:54
Rassegna.it - Iniziano le prove negli atenei pubblici e privati. Il sondaggio: per l'85% degli studenti la raccomandazione è più importante di studiare. Boom di richieste a Medicina, ma verrà ammesso solo un candidato su dieci
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PSI: no a proposta Gelmini dei test INVALSI
Venerdi 16 Luglio 2010 alle 20:13
Luca Fantò, Psi Vicenza - A partire dal prossimo anno scolastico, nella scuola statale secondaria di I grado e poi nella secondaria di II grado, per misurare i miglioramenti degli alunni, verranno proposti dei quiz in entrata e poi in uscita, secondo i modelli INVALSI. Posta l'incongruità di test che già da anni vessano la scuola italiana alterando la corretta valutazione degli esami al termine del primo ciclo di studi, appare chiaro al più sprovveduto dei docenti come basti appuntarsi gli argomenti in entrata ed impegnare gli alunni su di essi, per l'intero anno scolastico, per avere buoni risultati in uscita e quindi far risultare "meritevole" il proprio operato.
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