Inno Veneto
Giovedi 8 Ottobre 2009 alle 14:23Liga Veneta Repubblica
Il Consiglio Provinciale di Vicenza nella seduta di martedì 06 ottobre su proposta del consigliere provinciale Bobo Sartore ha approvato un ordine del giorno che aveva come tema l'addozione di un inno Veneto, alla fine della discussione ne è uscito un testo che recita:
Il Consiglio Provinciale di Vicenza interpretando la sensibilità popolare invita la giunta e il consiglio regionale veneto a dotarsi di un inno Veneto".
Nella discussione è emerso come scritto anche nell'ordine del giorno presentato, che un inno rappresenta la storia ,la cultura, l'identità di un popolo alla pari di una bandiera. Già altri popoli in Europa si sono dotati di inni propri es il famoso inno Scozzese flower of Scotland o il Gallese The land of my fathers,per passare al Catalano con Els Segadors o al Basco Eusko Guadariak.
L'ordine del giorno è passato con un voto trasversale con il solo voto contrario di alcuni consiglieri di Forza Italia.Â
Sartore: "La Liga Veneta non morirà"
Domenica 13 Settembre 2009 alle 18:34Bortolino Sartore (Liga Veneta)Â
Ieri sabato 12 settembre si è svolto il congresso della Liga Veneta Repubblica a Vicenza presso l'hotel Viest.
E' passata la linea del segretario uscente Fabrizio Comencini e nell'occasione riconfermato, la quale prevede un nuovo soggetto politico tra il movimento di Foggiato, Covi. Forte è stata l'opposizione di Sartore, consigliere provinciale di Vicenza uscito perdente che dichiara: "la Liga Veneta, con me e con tutti quelli che mi hanno votato che poi sono quelli che hanno ottenuto i consensi nel territorio, NON MORIRA' ". Ad alcuni dei presenti è sembrato un congresso da scioglimento della Liga, anche se è stato messo un tempo massimo di 2 mesi per tale ipotesi. Inoltre alcuni componenti dell'ufficio di presidenza hanno manifestato dubbi sulla totale regolarità del congresso, a partire dai giorni che l'hanno preceduto.
Bortolino (Bobo) Sartore
Continua a leggereLiga contro Lega, l'altra faccia dell'autonomismo
Lunedi 6 Luglio 2009 alle 08:00
«Veneti sì, padani no». Con questo comandamento bene impresso nella mente, armati di bandiere venete e al grido di «chi non salta un padano è», una "pattuglia" di autonomisti anti-Lega Nord lo scorso 22 giugno ha fatto irruzione fra la folla che festeggiava il rinnovo del mandato del sindaco di Schio Luigi Dalla Via, riconfermato per 200 voti, saltando e gridando sul selciato dinanzi al municipio. Già , perché il programma della Liga Veneta Repubblica, il partito ("partitino", attualmente, "viaggiando" sul 2 per cento) nato dalla scissione di Fabrizio Comencini dalla Lega Nord e guidato nel Vicentino da Bortolino Sartore, di fatto sembra seguire due regole principali: da un lato il "culto" dell'autonomia del Veneto e poi, come regola "non scritta", una ferrea avversione per gli autonomisti più famosi della Lega Nord. Al punto da schierarsi nelle diverse tornate elettorali preferibilmente con il Pd, ma anche con il Pdl, a condizione che il confronto sia sempre in opposizione a candidati del partito di Bossi.
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