Trieste: memoria e ricordo: La Voce del Sileno anno 3
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Addio Professore, un amore (non ricambiato) per Vicenza
Venerdi 25 Settembre 2009 alle 18:02
Dunque il Professor Renato Cevese è morto, il vecchio Maestro se n'è andato, e non è difficile immaginare la fioritura di commemorazioni che la città gli dedicherà : articoli sulla stampa locale, ricordi di insigni colleghi, convegni, conferenze. Magari daranno il suo nome ad una strada; magari - è una mia idea, e qui la propongo alla città - si potrebbe reintitolargli il Liceo Classico, dove, per tanti anni, magnificamente insegnò.
Tuttavia, lasciatemi dire una cosa. Nonostante tutto, nonostante la fama e gli onori che in vita aveva meritato, e l'unanime reverenza di cui era circondato, personalmente ho sempre avuto l'impressione che la sua città - parlo delle istituzioni - non lo abbia mai amato davvero. Certo, lo si riveriva, ed a lui ci si inchinava - e come si sarebbe potuto fare altrimenti! - ma a me è sempre sembrato che, in fondo, si guardasse a lui, non dico con sufficienza, ma con una certa sopportazione. Come quei vecchi nonni, sapete: saggi, e rivestiti di autorità - per carità ! - cui nessuno oserebbe mancar di rispetto, dei quali perciò si sopportano con bonarietà fissazioni e manie.
Variati: Addio Professore
Lunedi 21 Settembre 2009 alle 17:36Comune di Vicenza
Addio Professore, amico di Vicenza
Mi piace pensare che negli ultimi anni di un'esistenza così lunga, e così intensamente vissuta, l'amico Renato Cevese alla mattina si svegliasse potendo dare un'occhiata, fuori dalle finestre della sua abitazione in via Catena, al restauro in corso della Basilica Palladiana. Un capolavoro del beneamato Palladio a cui ha dedicato pagine importanti dei suoi pregevoli e impagabili studi di storia dell'arte e, fatto ancora più rilevante, palpiti vivissimi del suo cuore di cittadino, profondamente innamorato della Vicenza in cui era nato, e alla quale ha donato tanta parte di sé.
Nello stesso tempo, alla notizia dolorosa della sua morte, mi rammarica profondamente pensare che lavori così complessi non troveranno compimento in tempo per invitare il professor Cevese come ospite d'onore, nel 2011, all'inaugurazione del monumento finalmente restaurato. Quella che credo vada ritenuta un po' la "sua" Basilica: centro di tutta una serie di autentiche avventure dello Spirito, prima ancora che benemerite iniziative culturali, legate a filo doppio al sapere e alla creatività di Renato Cevese.
Gli stessi, attualissimi trionfi della mostra sui 500 anni del Palladio, attesa a giorni a Madrid dopo i pienoni registrati a Londra e a Barcellona, trovano una loro indiscutibile radice anche in quei mirabili modellini delle ville che Cevese fece realizzare alla ditta Ballico di Schio, su disegno dell'architetto polacco Andrzej Pereswet Soltan per la memorabile esposizione del 1973, allestita, guarda caso, in Basilica Palladiana.
Tutte immagini e ricordi che contribuiscono a riavvolgere il fantastico film della vita di Renato Cevese. Studioso che alla sua Vicenza lascia una straordinaria eredità culturale, suddivisa fra le più varie testimonianze, come si conviene a un "Umanista", teso a non porre alcun confine alle proprie spirituali passioni. Da ricordare anche per la partecipazione fondamentale alla nascita di un ente come il Centro Internazionale di Studi d'Architettura Andrea Palladio e per un'infaticabile opera, critica e pubblicistica, finalizzata al recupero e alla salvezza di infiniti, grandi e piccoli, monumenti e semplici angoli della sua città .
Era, la sua, una voce autorevole anche quando sapeva di diventare "scomoda", indicando ai concittadini la difficile strada tramite cui edificare il Nuovo senza offendere l'Antico, e tracciare le fondamenta di un futuro dove Bello e Utile continuino a dialogare come nel meraviglioso ‘500 del Palladio.
La Vicenza che ora piange, più povera, il professor Cevese si augura di trovare presto "eredi" in grado di mantenere vivi i suoi insegnamenti.
Achille Variati
Sindaco di Vicenza