Archivio per tag: Paolo Savona
Categorie: Politica, Economia&Aziende
"Avvisai Visco su Etruria, non mi rispose": ecco perché Paolo Savona non è diventato ministro dell'Economia da cui “dipende” Bankitalia, o viceversa...
Martedi 25 Dicembre 2018 alle 19:02
Un'istituzione "sorda" e "autoreferenziale", afflitta da "ignavia", che ha "coperto le lacune e conseguenti responsabilità della Vigilanza sulle banche" fino ad accettare "supinamente" le nuove regole sul bail-in. Poi la bomba: "Informai il governatore Ignazio Visco per iscritto di una grave violazione compiuta dal consiglio di Banca Etruria ed egli neanche mi rispose". Sono solo alcuni dei giudizi di fuoco che Paolo Savona dedica alla Banca d'Italia e al suo vertice nell'ultimo libro "Come un incubo e come un sogno"(Rubettino) ora in uscita (articolo su Il Fatto Quotidiano del 27 maggio 2018).
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Il ministro Paolo Savona ha "trovato" 50 miliardi
Lunedi 16 Luglio 2018 alle 09:00
"Preferisco parlare del Piano A". Paolo Savona concede una lunga intervista a La Verità per spiegare l'azione del Governo per stimolare la crescita e rispettare gli obiettivi di bilancio. Messo da parte per un momento il Piano B, dopo la presa di distanza di Luigi Di Maio e Giovanni Tria sulla preparazione dell'esecutivo al cosiddetto "Cigno Nero", l'eventualità peggiore dell'uscita dall'euro, Savona presenta la sua idea nel dare risposta a due domande: quale politica economica seguire e quali richieste fare all'Europa. Molti commentatori hanno stimato in 100 miliardi di euro il costo delle promesse del Contratto di Governo stipulato da Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Per il ministro degli Affari europei, si può fare.
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Categorie: Politica
Un sistema malato: governo del cambiamento o della farsa?
Venerdi 1 Giugno 2018 alle 21:06
Abbiamo assistito in questi ultimi tre mesi a una tragica farsa nella quale le "difficoltà " e le "manovre" affrontate per costituire un governo hanno dell'incredibile. Dopo una campagna elettorale che ha visto ognuno contro chiunque con toni a dir poco accesi che facilmente hanno superato la soglia dell'insulto, era difficile prevedere quello che abbiamo vissuto. C'è stata l'esaltazione della famigerata "politica dei due forni" secondo la quale si possono fare accordi di governo con chiunque, indifferentemente dalle posizioni dell'interlocutore del momento antitetiche alle proprie. Ma questa capacità , ci hanno detto, è una caratteristica della politica. Sarà .
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Categorie: Politica
La Costituzione e non l'ideologia aiuta a giudicare Mattarella
Mercoledi 30 Maggio 2018 alle 12:27
Mentre si starebbe profilando un "passo indietro" di Sergio Mattarella leggo all'art.1 della Costituzione della Repubblica Italiana (nella foto il presidente giura il suo rispetto, ndr) che la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Quindi non una sovranità assoluta, ma sub lege. Tutti i cittadini qualsiasi sia la loro condizione, fosse anche quella di Presidente della Repubblica sottostanno alla legge ed in particolare a quella che è la legge fondamentale, ossia la Costituzione. Inoltre tutti i cittadini sono pari in dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione si sesso razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
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Categorie: Politica
La vera imputazione per Mattarella è procurato allarme
Martedi 29 Maggio 2018 alle 15:29
La rivoluzione non è un pranzo di gala, che se lo mettano bene in mente! La presunzione di poter attraversare pacificamente la trama padronale, di voler aprire, per volontà popolare, il parlamento come una scatola di sardine, si scontra con la concezione della democrazia attribuita a Mario Monti: "...sarebbe come pretendere che le pecore guidino il pastore." E di certo Luigi Di Maio è potuto sembrare un'ignara e ambiziosa pecorella che, senza cursus honorum, se non quella della designazione nel suo meetup, pretendeva di scalzare dagli scranni i sedimenti incrostati di generazioni di pastori.
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Categorie: Politica
Mattarella sotto accusa, Giorgio Langella: il PCI contro questa Unione Europea, in difesa della democrazia e per la trasformazione sociale
Lunedi 28 Maggio 2018 alle 20:17
A circa tre mesi dal voto l'Italia è senza un governo ed alle prese con una crisi istituzionale senza precedenti nella storia repubblicana. Il tentativo di dare vita ad un governo Movimento 5 Stelle /Lega è fallito, il presidente incaricato Giuseppe Conte ha rinunciato al mandato. Le ragioni di ciò stanno anche nella scelta (molto discutibile e che evoca il rischio che altri progetti politici con un consenso di massa e in altre occasioni  possano essere respinti dalla più alta carica istituzionale) del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di non accogliere la proposta di Paolo Savona quale possibile ministro dell'economia e delle finanze.
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Categorie: Politica
Chi è stato il più ingenuo dei tre
Lunedi 28 Maggio 2018 alle 13:50
Siamo arrivati all'osso, la democrazia ha mostrato lo scheletro. La lunga avventura post elettorale è approdata ad un abuso. Chi non vuole parlare di colpo di Stato è connivente con le aristocrazie al potere, garanti delle diseguaglianze di classe dentro e fuori i confini nazionali. L'irresistibile avanzata del M5S nel consenso degli italiani aveva terrorizzato le dirigenze di regime al punto di generare una legge elettorale che avrebbe dovuto impedire la sua vittoria e persino la sua alleanza con gli altri partiti antiestablishment. Così, non è stato, e allora le forze di sistema si sono coalizzate per demolire il risultato elettorale.
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Dopo la beffa di Mattarella, e Salvini, a Di Maio scommettiamo che lo spread si sgonfia?
Domenica 27 Maggio 2018 alle 22:54
«Mattarella: "No a un sostenitore fuoriuscita da euro, rischi risparmi famiglie"»: così l'Ansa titola il video dell'intervento (clicca qui per vederle e rifletterci su) in cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha detto no a un governo con Paolo Savona ministro dell'Economia e dello Sviuppo Economico, centrale per i rapporti con l'Europa, esercitando le sue prerogative costituzionali per alcuni (Forza Italia, Partito democratico, LeU), forzandole in maniera anti democratica secondo altri (Lega e Movimento 5 Stelle) e addirittura meritando l'impeachment (la messa in stato di accusa) secondo Fratelli d'Italia ma anche Luigi Di Maio.
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