Archivio per tag: Morya Longo
	
	
			
							
					Categorie: Fatti				
			
			
			
							
				 Se esistesse il manuale dell'harakiri economico, le aste immobiliari entrerebbero di diritto nel primo capitolo. In Italia ci sono attualmente 357milaimmobili all'incanto, derivanti da mutui o finanziamenti andati in sofferenza, per un valore di perizia stimabile intorno agli 88 miliardi di euro. Il problema è che questa mole immensa di case, appartamenti, ville e capannoni industriali non verrà mai venduta a quel valore: considerando che in media in Italia ogni asta va deserta molte volte, e che ad ogni successivo appuntamento il giudice è costretto ad abbattere il prezzo base, oggi quegli immobili hanno un valore pubblicato d'asta di 44 miliardi e verosimilmente non verranno venduti a un valore superiore a 25 miliardi.			
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			Se esistesse il manuale dell'harakiri economico, le aste immobiliari entrerebbero di diritto nel primo capitolo. In Italia ci sono attualmente 357milaimmobili all'incanto, derivanti da mutui o finanziamenti andati in sofferenza, per un valore di perizia stimabile intorno agli 88 miliardi di euro. Il problema è che questa mole immensa di case, appartamenti, ville e capannoni industriali non verrà mai venduta a quel valore: considerando che in media in Italia ogni asta va deserta molte volte, e che ad ogni successivo appuntamento il giudice è costretto ad abbattere il prezzo base, oggi quegli immobili hanno un valore pubblicato d'asta di 44 miliardi e verosimilmente non verranno venduti a un valore superiore a 25 miliardi.			
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		Il Sole: Npl e immobili, a rischio 63 miliardi
Giovedi 20 Luglio 2017 alle 10:23 Se esistesse il manuale dell'harakiri economico, le aste immobiliari entrerebbero di diritto nel primo capitolo. In Italia ci sono attualmente 357milaimmobili all'incanto, derivanti da mutui o finanziamenti andati in sofferenza, per un valore di perizia stimabile intorno agli 88 miliardi di euro. Il problema è che questa mole immensa di case, appartamenti, ville e capannoni industriali non verrà mai venduta a quel valore: considerando che in media in Italia ogni asta va deserta molte volte, e che ad ogni successivo appuntamento il giudice è costretto ad abbattere il prezzo base, oggi quegli immobili hanno un valore pubblicato d'asta di 44 miliardi e verosimilmente non verranno venduti a un valore superiore a 25 miliardi.			
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			Se esistesse il manuale dell'harakiri economico, le aste immobiliari entrerebbero di diritto nel primo capitolo. In Italia ci sono attualmente 357milaimmobili all'incanto, derivanti da mutui o finanziamenti andati in sofferenza, per un valore di perizia stimabile intorno agli 88 miliardi di euro. Il problema è che questa mole immensa di case, appartamenti, ville e capannoni industriali non verrà mai venduta a quel valore: considerando che in media in Italia ogni asta va deserta molte volte, e che ad ogni successivo appuntamento il giudice è costretto ad abbattere il prezzo base, oggi quegli immobili hanno un valore pubblicato d'asta di 44 miliardi e verosimilmente non verranno venduti a un valore superiore a 25 miliardi.			
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					Categorie: Banche				
			
			
			
							
				 di Morya Longo
				
			
			
			di Morya Longo
Nelle scorse settimane hanno venduto BoT per "abbellire" i bilanci in vista della chiusura dei conti trimestrali, e ieri hanno ricomprato i BoT in asta per "parcheggiare" i fondi ricevuti dalla Bce stessa con i recenti finanziamenti Tltro. Il principale motivo per cui ieri il collocamento dei BoT semestrali da un lato ha mostrato rendimenti in rialzo rispetto all'asta di agosto (dallo 0,136% allo 0,232%) e dall'altro ha registrato una forte domanda, è probabilmente questo: le banche nelle scorse settimane hanno venduto, e ieri in parte ricomprato. Continua a leggere
			
			
		
		
				
			
		
		
		
	
Bce con i Tltro dà soldi per prestiti, ma banche li parcheggiano nelle cassette di BoT e CTz
Sabato 27 Settembre 2014 alle 14:12 di Morya Longo
				
			
			
			di Morya LongoNelle scorse settimane hanno venduto BoT per "abbellire" i bilanci in vista della chiusura dei conti trimestrali, e ieri hanno ricomprato i BoT in asta per "parcheggiare" i fondi ricevuti dalla Bce stessa con i recenti finanziamenti Tltro. Il principale motivo per cui ieri il collocamento dei BoT semestrali da un lato ha mostrato rendimenti in rialzo rispetto all'asta di agosto (dallo 0,136% allo 0,232%) e dall'altro ha registrato una forte domanda, è probabilmente questo: le banche nelle scorse settimane hanno venduto, e ieri in parte ricomprato. Continua a leggere
 
  
			
 
		
		
	 
				     
				     
				     
				    