Fotovoltaico in funzione in 18 scuole
Venerdi 18 Dicembre 2009 alle 17:22Comune di Vicenza
Risparmio energetico, da oggi impianti fotovoltaici in funzione in 18 scuole
Nel giorno in cui a Copenaghen si conclude la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che ha, tra gli altri obiettivi, la riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica, a Vicenza il Comune, assieme ad Aim e Amcps, preme l'interruttore per l'avvio degli impianti fotovoltaici installati sui tetti di 18 scuole.
L'accensione simbolica si è tenuta questa mattina alla elementare Laghetto di via Lago di Pusiano ad opera degli assessori ai lavori pubblici Ennio Tosetto e all'istruzione Alessandra Moretti, del presidente e del consigliere di amministrazione di Aim Roberto Fazioli e Aldo Campesan.
Partiti a fine ottobre e affidati al consorzio Unit di Vicenza, i lavori di installazione si sono conclusi in soli due mesi: "E' stato un tempo di realizzazione record - ha evidenziato Tosetto -, di cui ringrazio tutti quelli che vi hanno lavorato perché in questo modo anche Vicenza ora ha un buon numero di impianti fotovoltaici, 20 in tutto. È un altro risultato della squadra Variati - ha aggiunto -, che ci eravamo prefissi e che abbiamo raggiunto con successo con un duplice scopo: dare un esempio concreto di come si può generare energia alternativa e far vedere ai ragazzi cosa può produrre il sole, sensibilizzandoli così nei confronti del risparmio energetico e dell'ambiente in generale".
"Abbiamo voluto dare un segnale politico ed educativo molto forte - gli ha fatto eco l'assessore Moretti -. Qui del resto parliamo della qualità della vita futura nella nostra città . Da oggi i bambini entrando a scuola vedono un pannello in cui viene indicata in tempo reale la quantità di energia prodotta e così cominciano capire cosa si può fare con il sole e a parlarne magari in famiglia".
Già da domani, in effetti, le scuole potranno utilizzare l'energia solare e accumulata nel sistema elettrico, che, grazie all'opzione scambio sul posto, diventa "magazzino", permettendo quindi l'autoconsumo.
Nel dettaglio, i 18 impianti si dividono in tre gruppi: in dodici scuole (elementari Riello, Pertini, Rodari, Zecchetto e Colombo, e medie Muttoni, Mainardi, Barolini, Scamozzi, Trissino, Calderari e Ambrosoli) sono installati impianti da 19,32 Kwp di potenza, per un totale medio presunto di 20.286 kWh prodotti all'anno ad impianto; in tre scuole (materna Collodi ed elementari Fraccon e Lioy) gli impianti fotovoltaici sono invece di 11,04 Kwp di picco, per un totale medio ciascuno di 11.592 kWh all'anno; nelle ultime tre (materna Sasso ed elementari Tiepolo e peep Laghetto) la potenza dell'impianto è di 16,56 Kwp di picco, per un totale medio di 17.388 kWh ad impianto. Complessivamente, quindi, tutti gli impianti produrranno 330.372 kWh all'anno circa, cosicché, in un anno, verranno rilasciate in atmosfera 240 tonnellate in meno di anidride carbonica.
L'operazione è costata circa 1 milione e 500 mila euro, tutto a carico di Aim, che ha sostenuto l'investimento grazie a Banca Etica, l'istituto di credito che ha finanziato anche l'impianto fotovoltaico di Monte Crocetta. L'accordo stipulato tra il Comune di Vicenza e Aim prevede che sia Aim ad elaborare ed investire sul progetto, installando e manutentando i nuovi impianti in collaborazione con Amcps. Ciò consentirà al Comune di introitare il cosiddetto "conto energia" dallo Stato, che l'amministrazione comunale trasferirà ad Aim ottenendo in cambio per ciascun anno un risparmio sulla bolletta dai 5 mila ai 6 mila kilowatt di energia (circa 1.000 euro all'anno a scuola). Dopo vent'anni gli impianti diventeranno comunali, ma il loro smaltimento dopo 30 di utilizzo sarà sempre a carico di Aim
I writers e la società dei divieti
Domenica 9 Agosto 2009 alle 08:32Ottima l'iniziativa del Comune di concedere spazi per murales. Ci vuole più libertà contro la smania repressiva di vietare e controllare tutto
Sepolto fra le diatribe dimenticate di questo primo scorcio d'estate, abbiamo ripescato il battibecco sui murales fra il consigliere del PdL Valerio Sorrentino e l'assessore ai giovani Alessandra Moretti. E' istruttivo, perché l'accusa dell'ex vicesindaco di centrodestra, un vieta-tutto mai domo, è da manuale della repressione sorda e cieca: gli autori dei dipinti a muro sarebbero «imbrattatori» e l'amministrazione di centrosinistra, offrendo loro spazi concordati, favorirebbe il degrado urbano. La Moretti ha replicato che «compito dell'amministrazione, e del mio assessorato in particolare, è contribuire all'educazione dei giovani offrendo loro anche opportunità per manifestare la propria creatività secondo modalità e canoni diversi da quelli tradizionali».
Stiamo con la Moretti. Quelle di cui parliamo sono brutture lasciate all'incuria, muri di periferia e sottopassi senza alcun valore storico e architettonico. I giovani writers si sono impegnati ad abbellire con le loro bombolette solo i luoghi individuati dal Comune, che in cambio non mette il naso nelle loro opere. Perché di opere d'arte si tratta, come è universalmente accettato almeno da Basquiat in poi.
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