Banche: calano i prestiti ma aumentano commissioni, polizze vita e prodotti a rischio. La pressione delle vendite sui dipendenti: “mail e minacce di trasferimento”
Martedi 25 Dicembre 2018 alle 14:28 L'obiettivo di vendita: "Incremento produttività fondi/Sicav e bancassicurazione, al fine di conseguire un ritorno commissionale in linea con il budget. Diventa fondamentale intervenire immediatamente sullo stock in essere di Fondo Arca Cash Plus e di Fondo Arca MM, con arbitraggio su Arca Risparmio e Consolida, la cui commissione di sottoscrizione è pari al 3%". È la mail mandata da un "capo area" di una banca popolare (Arca è la società di gestione di fondi d'investimento che fa capo alle popolari) per esortare i suoi a trasferire i soldi dei clienti in fondi più remunerativi per la banca, e più rischiosi per i clienti. E non è di quelle particolarmente aggressive. 			
			Continua a leggere
				
			
			
			L'obiettivo di vendita: "Incremento produttività fondi/Sicav e bancassicurazione, al fine di conseguire un ritorno commissionale in linea con il budget. Diventa fondamentale intervenire immediatamente sullo stock in essere di Fondo Arca Cash Plus e di Fondo Arca MM, con arbitraggio su Arca Risparmio e Consolida, la cui commissione di sottoscrizione è pari al 3%". È la mail mandata da un "capo area" di una banca popolare (Arca è la società di gestione di fondi d'investimento che fa capo alle popolari) per esortare i suoi a trasferire i soldi dei clienti in fondi più remunerativi per la banca, e più rischiosi per i clienti. E non è di quelle particolarmente aggressive. 			
			Continua a leggere
			Il Fatto: a Stato, risparmiatori e correntisti le crisi e i regali alle banche sono costati oltre 160 miliardi
Venerdi 14 Luglio 2017 alle 11:19 Con il via libera dalla Camera al decreto che liquida Popolare di Vicenza e Veneto banca, impegnando lo Stato per 17 miliardi, e la probabile approvazione anche al Senato, nei prossimi giorni, si chiuderà il penultimo capitolo delle crisi bancarie. L'ultimo, forse, sarà quello del Montepaschi, nelle settimane a seguire. Un insieme di malagestione e incapacità politiche che è costato a contribuenti, secondo le stime del Fatto, una settantina di miliardi. Ma le operazioni per risolvere le crisi raccontano solo una parte della storia di estrema generosità con cui gli ultimi governi hanno finanziato le banche, caricando le spese su contribuenti, clienti, risparmiatori. Gli ultimi calcoli li hanno fatti il Movimento 5 Stelle e l'associazione per la tutela dei risparmiatori Adusbef.			
			Continua a leggere
				
			
			
			Con il via libera dalla Camera al decreto che liquida Popolare di Vicenza e Veneto banca, impegnando lo Stato per 17 miliardi, e la probabile approvazione anche al Senato, nei prossimi giorni, si chiuderà il penultimo capitolo delle crisi bancarie. L'ultimo, forse, sarà quello del Montepaschi, nelle settimane a seguire. Un insieme di malagestione e incapacità politiche che è costato a contribuenti, secondo le stime del Fatto, una settantina di miliardi. Ma le operazioni per risolvere le crisi raccontano solo una parte della storia di estrema generosità con cui gli ultimi governi hanno finanziato le banche, caricando le spese su contribuenti, clienti, risparmiatori. Gli ultimi calcoli li hanno fatti il Movimento 5 Stelle e l'associazione per la tutela dei risparmiatori Adusbef.			
			Continua a leggere
			Il Fatto: Unicredit spaventa la Borsa, patrimonio sotto i livelli Bce. Svalutata la quota in Atlante e servono 13 miliardi
Martedi 31 Gennaio 2017 alle 09:40 
				
			
			
			Francoforte svela le vecchie debolezze della banca che si prepara all'aumento di capitale da 13 miliardi: nel 2016, 12 miliardi di perdite per la pulizia di bilancio (e svaluta la quota in Atlante)Â
Chi si fosse messo l'animo in pace dopo l'annunciata nazionalizzazione del Monte dei Paschi di Siena, ieri ha avuto modo di ricredersi, trascinato di nuovo nel gorgo dei problemi bancari da Unicredit, prima Banca del Paese. Ieri il rirolo ha chiuso in Borsa a -5,4 per cento, trascinando al ribasso il resto del listino. A innervosire il mercato, l'accelerazione impressa all'aumento di capitale, che dovrebbe partire già lunedì prossimo. Un'operazione maggiore di quella della banca senese, 13 miliardi contro gli 8,8 di Mps, e altrettanto delicata in termini di sofferenze (i crediti inesigibili) da vendere, svalutazioni di bilancio e deficit di patrimonio. Ieri si è riunito un consiglio di amministrazione straordinario per esaminare i risultati 2016, e la Consob ha approvato il documento di registrazione predisposto dalla banca, in base al quale azionisti e investitori dovranno valutare l'opportunità di mettere i loro soldi nell'operazione.
Continua a leggere 
  
			
 
		
		
	 
				     
				     
				     
				    