Incontro islamico, Variati scrive a Maroni
Mercoledi 2 Dicembre 2009 alle 19:05Â Comune di Vicenza
Incontro islamico, il sindaco Achille Variati scrive al ministro dell'interno Roberto Maroni per chiedere informazioni. L'edilizia privata: "L'edificio è in regola e rispetta le norme di sicurezza pur essendo spazio privato e non pubblico esercizio"
Il sindaco di Vicenza, Achille Variati, invierà domattina una lettera al ministro dell'Interno Roberto Maroni in merito all'incontro islamico del 6 dicembre, in programma nei locali di via Vecchia Ferriera 167, sede dell'associazione Culturale Islamica Ettawba. La lettera del sindaco verrà portata domattina in discussione nel Comitato di ordine pubblico convocato in Prefettura.
Nella sua nota il sindaco illustra al ministro "il preoccupante clima di tensione che si è venuto a creare in una città in cui, viceversa, il livello di integrazione è soddisfacente nonostante un'alta percentuale di residenti e cittadini stranieri. Tale clima di tensione deriva principalmente dalla difficoltà di dare una valutazione obiettiva dell'evento in assenza di informazioni precise, viste le notizie non verificabili riportate da alcuni giornali e riprese polemicamente da alcune forze politiche e da associazioni contrarie allo svolgimento dell'evento. L'Amministrazione Comunale non ha alcuno strumento per offrire risposte a chi denuncia la potenziale pericolosità della presenza tra i relatori del convegno di figure che sarebbero ‘note per il loro estremismo'. Non spetta infatti al Comune autorizzare un incontro organizzato in spazio privato, né tantomeno è nei poteri dell'ente locale effettuare una valutazione di stretta competenza delle autorità di pubblica sicurezza. In assenza di risposte chiarificatrici da parte delle competenti autorità , da sindaco intravvedo il rischio che il diffondersi di notizie incontrollate possa determinare un clima di tensione sociale potenzialmente pericoloso. Nella Sua alta funzione di responsabile nazionale dell'ordine pubblico, signor Ministro, sono quindi a chiedere la Sua autorevole valutazione del caso, con particolare riferimento alle preoccupazioni segnalateLe in data 1 dicembre da due parlamentari del territorio vicentino, gli on. Manuela Dal Lago e il sen. Paolo Franco, circa il dott. Omar Abdel Kael, da loro qualificato come ‘noto per le idee eversive e la propaganda sulla vittoria finale dell'Islam'. Le assicuro fin d'ora la piena collaborazione di questa Amministrazione, nei limiti dei propri poteri, nel dar corso a Sue eventuali determinazioni".
Nella lettera, il sindaco di Vicenza presenta anche informazioni in merito alla seconda segnalazione effettuata dai due parlamentari leghisti, quella sulla ‘assoluta inidoneità del luogo dell'incontro, sia in ordine alla destinazione urbanistica che alla capienza'. Dalle verifiche completate oggi dal settore edilizia privata, e presentate al sindaco dalla dirigente arch. Michela Piron, risultano infatti infondate le denunce dell'on. Dal Lago e del sen. Franco. Sebbene lo spazio sia privato e quindi non assoggettato alle normative che riguardano i pubblici esercizi, infatti, la ricognizione effettuata dall'arch. Piron offre ampie rassicurazioni sia sulla capienza che sulla sicurezza dello stabile: "L'immobile delle dimensioni 1322 mq è dotato di vie d'esodo pari a 16 moduli da 60 cm che potenzialmente garantirebbero un esodo di 800 persone al minuto, secondo normativa dei vigili del fuoco. (...) Oltre a quanto sopra esposto, da notizie assunte dal progettista delle opere edilizie di cui alla DIA del 2005, nello stabile sono presenti 4 uscite di sicurezza utilizzabili quali vie di fuga, con maniglione antipanico, di misure idonee e un manicotto antincendio, sulla muratura esterna". In merito alla regolarità dell'edificio dal punto di vista amministrativo, la conclusione della relazione del dirigente dell'edilizia privata chiarisce come "La pratica di abuso edilizio del 2006 risulta, alla luce del supplemento di istruttoria, archiviabile".
Quanto alla richiesta di occupazione di suolo pubblico presentata dalla Lega Nord per un'azione di volantinaggio in coincidenza con l'incontro islamico, prima di concedere l'autorizzazione amministrativa verrà richiesto un parere a Prefettura e Questura in sede di comitato di ordine pubblico.
Festival islamico, solite calunnie
Martedi 1 Dicembre 2009 alle 17:48Premessa per i duri di comprendonio: non siamo islamici, e neppure filo-islamici nel senso religioso del termine. Né abbiamo simpatia per i fanatici che fanno dell'Islam un'ideologia politica (islamismo). Però, siccome la presenza dei musulmani nel nostro paese come nel resto dell'Occidente è un fatto, coi fatti bisogna misurarsi per capire eventi come la manifestazione itinerante intitolata "Il lavoro umanitario: virtù e dovere", organizzata dalla Islamic Relief, che farà tappa nel centro culturale di via Vecchia Ferriera a Vicenza il 6 dicembre.
I fatti dicono che l'ente promotore, l'Islamic Relief, è una ong (organizzazione non governativa) che si occupa di cooperazione umanitaria internazionale, è membro consultivo del Consiglio Economico e Sociale dell'Onu ed è tra i firmatari del codice di condotta della Croce Rossa Internazionale e della sua omologa musulmana, la Mezzaluna Rossa. Fa parte inoltre della Makepovertyhistory, il più grande consorzio di ong umanitarie del mondo (dentro ci sono Unicef, Save the children, la cattolica Cafod, ecc). Tutte le informazioni si possono trovare cliccando su http://www.islamic-relief.it. Spiega il responsabile dell'associazione, Abdullah Paolo Gonzaga: «La novità di quest'anno rispetto agli incontri scorsi è che vogliamo occuparci anche di dialogo interreligioso. Per questo gli incontri saranno aperti anche ad esponenti del mondo cristiano. Abbiamo già avuto l'adesione di Giovanni Sarubbi, direttore della rivista on-line "Il Dialogo" che verrà direttamente da Avellino dove risiede per raccontare la sua storia di cattolico impegnato in prima fila nel dialogo con i musulmani.