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Referendum trivelle: 17 aprile, prove generali di un golpe annunciato
Domenica 3 Aprile 2016 alle 12:47
di Roberto Ciambetti
Da settimane governo e petrolieri ci ripetono che le attività legate all'estrazione e lavorazione del petrolio e gas naturale in Italia non presentano problematiche di impatto ambientale. Rischi e impatti ci sono e riguardano non solo la natura, l'habitat naturale, ma anche l'habitat politico imprigionato in una rete di corruzione: la vicenda dell'ex ministro Guidi e i suoi emendamenti notturni a favore del fidanzato legato alla Total, le inchieste della magistratura milanese per la corruzione in Nigeria della Shell e la contemporanea vicenda Unaoil, società con base nel Principato di Monaco, intermediaria per l'elargizione di tangenti petrolifere in favore di diverse autorità nazionali per svariati miliardi di dollari, sono solo tre esempi per altro inquietanti che hanno interessato le cronache in questa settimana. Continua a leggere
Da settimane governo e petrolieri ci ripetono che le attività legate all'estrazione e lavorazione del petrolio e gas naturale in Italia non presentano problematiche di impatto ambientale. Rischi e impatti ci sono e riguardano non solo la natura, l'habitat naturale, ma anche l'habitat politico imprigionato in una rete di corruzione: la vicenda dell'ex ministro Guidi e i suoi emendamenti notturni a favore del fidanzato legato alla Total, le inchieste della magistratura milanese per la corruzione in Nigeria della Shell e la contemporanea vicenda Unaoil, società con base nel Principato di Monaco, intermediaria per l'elargizione di tangenti petrolifere in favore di diverse autorità nazionali per svariati miliardi di dollari, sono solo tre esempi per altro inquietanti che hanno interessato le cronache in questa settimana. Continua a leggere
Categorie: Politica
Pericolo golpista. Esagerato?
Sabato 2 Ottobre 2010 alle 23:11Riceviamo da Lucio Panozzo e pubblichiamo.
Gentile direttore Coviello, vorrei rivolgere una domanda a quelli fra i suoi lettori che dissertano di politica e facilmente ne sanno più di me che non ne mastico. Da un po' di tempo a questa parte, dopo la famosa risposta da parte di Bossi a coloro che gli chiedevano se il suo maggior figliuolo fosse il delfino designato a guidare il partito (ricordate? "Più che un delfino, per il momento mi sembra una trota"), detto figlio si fa riprendere sempre più spesso dalle telecamere mentre sostiene il degno padre che lentamente incede tra i microfoni e le ovazioni e i riti padani dei fedelissimi.
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