Archivio per tag: Giuseppe Sartori

Categorie: Banche

Il vescovo Pizziol a BPVi: ridate i soldi ai soci! Un lettore al GdV: no, Zonin santo subito!

Domenica 10 Aprile 2016 alle 08:48
ArticleImage Il vescovo di Vicenza, Monsignor Beniamino Pizziol, venerdì scorso, 8 apprile, riferendosi alla "crisi" della banca Popoalre di Vicenza ha dichiarato "i responsabili devono porre rimedio a tale dissesto e restituire il denaro!". Sappiamo tutti, o quasi, che la Chiesa è attraversato anch'essa sa sussulti di speculazioni e da conati di ricchezza contro cui papa Ratzinger si è dimesso per lanciare un messaggio di una forza sovrumana che ha raccolto con altrettanta determinaziona Papa Francesco. Ma evidentemente non deve pensarla così Giuseppe Sartori, un lettore della stampa amica, della Banca Popolare di Vicenza dal 1867 ci dicono, che ha inviato una lettera pubblicata lì sabato a tutta pagina (e per giunta di fronte alla rubrica più letta, quella degli annunci funebri) e che qui riprendiamo per proporla anche ai nsotri lettori.

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Categorie: Vita gay vicentina

Unioni civili, il Movimento Lgbti dice no al voto di fiducia e fa un appello per accordo politico PD/M5S/Sel

Lunedi 22 Febbraio 2016 alle 16:59
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Riceviamo da Giuseppe Sartori, Circolo Tondelli LGBTI Bassano del Grappa, e pubblichiamo
Sul tema voto di fiducia il movimento lgbti italiano ribadisce il proprio dissenso, difendendo la linea parlamentare della legge sulle unioni civili. Le Associazioni lgbti hanno pertanto chiesto un incontro con il direttorio M5S che potrebbe avvenire già nella mattinata di domani. Anche SEL si è resa disponibile ad incontrare nelle prossime ore le Associazioni.

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Categorie: Vita gay vicentina

Il Gay Pride del Nordest quest'anno è a Venezia: "nessun pesce fuor d'acqua"

Martedi 24 Giugno 2014 alle 10:28
ArticleImage La grande manifestazione regionale per l’orgoglio omosessuale quest’anno si celebrerà nella suggestiva cornice della città di Venezia. Le associazioni venete LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, trans) si sono di nuovo trovate a lavorare insieme dopo la proficua collaborazione dell’anno scorso per il Vicenza Pride 2013, e da maggio hanno creato numerosi eventi in diverse città della nostra regione, un vero e proprio percorso di avvicinamento al Venezia Pride 2014.

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Celebrato il matrimonio perfetto: il Torcolato sposa le nocciole caramellate al curry

Martedi 18 Gennaio 2011 alle 23:00
ArticleImage Cantina Beato Bartolomeo Breganze  -  La ricetta scelta dal pubblico tra sei proposte realizzate dalla Pasticceria Vicentini di Breganze. Celebrato il "Matrimonio Perfetto" con il Torcolato Beato Bartolomeo.
Il Torcolato ha trovato moglie. Un matrimonio dal sapore esotico, a giudicare dal nome della ricetta scelta dal pubblico al "Matrimonio Perfetto in Cantina": Nocciole Caramellate al curry con fleur du sal.

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Sei Torcolato in verticale: il tempo vince

Sabato 20 Marzo 2010 alle 14:47

Cantina Beato Bartolomeo di Breganze      

Una degustazione promossa dalla delegazione Ais di Vicenza alla Cantina Beato Bartolomeo confronta alla cieca sei annate di Torcolato. Con molte sorprese.

Degustazione del TorcolatoSei annate di Torcolato Breganze DOC della Cantina Beato Bartolomeo, dal 2000 al 2006 (saltando la 2004, anno in cui non è stato prodotto) per comprendere l'evoluzione nel tempo del passito di uva Vespaiola e l'influenza dell'annata. La modalità di degustazione della serata organizzata dall'Ais di Vicenza è stata voluta dal delegato provinciale, Mariucia Pelosato, che ha servito le sei annate in ordine casuale e alla cieca. Sorpresa alla fine tra i cinquanta partecipanti, al momento di svelare le etichette: le annate più vecchie, come 2000 e 2002, erano state indicate tra quelle più giovani fuorviando molti tra i presenti.
A fare gli onori di casa ci ha pensato Giuseppe Sartori, responsabile commerciale della Beato Bartolomeo, nonché produttore e socio. Ripercorrendo il processo produttivo del Torcolato, ha spiegato che viene impiegata solo uva di varietà Vespaiola, autoctona di Breganze, vendemmiata a metà settembre non del tutto matura. Le uve provengono da alcune parcelle collinari, caratterizzate da terreni tufacei-vulcanici. Vengono selezionati grappoli spargoli e sani, che potranno sopportare l'appassimento evitando lo sviluppo di muffe e marciumi. Quindi l'appassimento in un ambiente deumidificato fino ad una concentrazione del 32-35% di zuccheri nell'acino. Pigiatura, immediata separazione dalle bucce e una lenta fermentazione a 18°, una parte in acciaio e una parte in legno. Segue l'affinamento per 24 mesi in botti di rovere da 20 ettolitri.
Posta la costanza di questi passaggi produttivi, la degustazione ha permesso di capire a fondo l'influenza del fattore climatico su un vino come il Torcolato. L'ultima annata si è subito rivelata immediatamente al degustatore, svelando i tratti tipici del Torcolato (al naso albicocca secca, miele, mandorla, mineralità) con notevole fragranza, una freschezza e alcune spigolosità che lasciano supporre un vino che sta ancora evolvendo positivamente. Annate come 2000 e 2002 hanno invece tratto in inganno i sommelier, presentando note più evolute al naso, ma una freschezza e un equilibrio in bocca invidiabili. Caratteristiche meno percepibili nel 2003 e 2005 che risutano meno intensi al naso e meno persistenti. Ritornando con la memoria all'andamento climantico di queste ultime non è difficile capire come la torrida estate del 2003 abbia determinato una minore acidità nelle uve e una minore trasmissione delle sostanze aromatiche. Circostanze in parte ripetute nel 2005. La 2001 è l'annata che più di ogni altra rivela note ossidative al naso e una notevole complessità, tratti a cui l'annata 2000 deve ancora giungere: caratteristiche che dimostrano la longevità del Torcolato e la sua vocazione di grande vino da abbinamenti salati.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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