"Il valore delle azioni Zonin lo decideva alla cena degli uccelli. Le baciate le proponeva lui dopo i buchi sui derivati, mi fidavo ma il peggio deve arrivare": esclusiva VicenzaPiù con collega di M di Michele Santoro
Lunedi 8 Gennaio 2018 alle 23:09
Chi volesse andare subito al dunque del titolo salti alla parte in corsivo in fondo* e, poi, magari torni qui per conoscere come si lavora per fare del buon giornalsimo. A novembre e dicembre, quindi, ho accompagnato nel Vicentino (geograficamente) e non solo (per le provenienza degli "incontrati") un giovane e bravo collega, collaboratore di livello della nuova rubrica M (come Mostro o Mistero) di Michele Santoro su Rai 3 che parte l'11 gennaio in prima serata con un servizio sulle... banche. L'ho accompagnato affascinato da una sua promessa di parlare della BPVi anche dalla prospettiva nuova e mai finora percorsa, se non da noi, della Fondazione Roi, portata anch'essa al disastro come la Banca Popolare di Vicenza e col solito beneplacito dei poteri locali, da Gianni Zonin.
Continua a leggereZonin il presidente ignorante (e i commissari indulgenti)
Sabato 16 Dicembre 2017 alle 09:48
Filippomaria Pontani su Il Fatto Quotidiano ricorda le battaglie di VicenzaPiù e Giovanni Coviello "intimidito da Zonin" per la Roi: "Anatomia di un crac, la peste di Vicenza"
Martedi 12 Dicembre 2017 alle 02:05
di Filippomaria Pontani, da Il Fatto Quotidiano.
Nato a Castelfranco Veneto (TV) il 10 marzo 1976, Filippomaria Pontani è professore associato di Letteratura greca e Filologia classica all'Università Ca' Foscari di Venezia. Oltre a vari contributi di filologia greca, latina e bizantina, ha prodotto un'edizione degli epigrammi greci di Angelo Polizia no (Roma 2002) e si è occupato della tradizione esegetica greca all'OdisseaÂ
Richiamo in prima pagina: "Vicenza, città col buco, processa la sua banca. Andava bene un tempo che politica, impresa, associazioni, istituzioni, giornali e istituti di credito viaggiassero a braccetto. Ora, con la crisi del pilastro economico, sta venendo giù pure tutto il resto".
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In esclusiva i rilievi del 19 dicembre 2000 di Giuseppe Grassano, il dg che lasciò BPVi: li ignorarono Gianni Zonin, il Cda, il presidente dei sindaci Cavalieri e... Banca d'Italia
Domenica 10 Settembre 2017 alle 00:05
Prima di proporvi di seguito l'articolo scritto da Beniamino Piccone il 6 Settembre 2017 per Econopoly de Il Sole 24 Ore ("Lezione della crisi per le banche italiane: la necessità del dissenso intelligente") e una serie di pezzi linkati molto istruttivi sull'etica di alcuni manager bancari del passato e sulla ignoranza finanziaria degli italiani, di certo non sgradita ai cosiddetti banchieri di oggi, vi rendiamo disponibile, in esclusiva, la lunga relazione (clicca qui) a cui fa preciso riferimento nel suo pezzo Picone e che, lasciando l'incarico dopo vivaci dissidi con Gianni Zonin presidente di Banca Popolare di Vicenza, scrisse il 19 dicembre del 2000 l'allora direttore generale Giuseppe Grassano.
Continua a leggereBPVi, Gianni Zonin in bancarotta con tutta la classe dirigente. Renzo Mazzaro su Mattino di Padova, Tribuna di Treviso...: "VicenzaPiù", una delle poche voci fuori dal coro a Vicenza
Giovedi 27 Luglio 2017 alle 13:56
Banca Popolare di Vicenza come Veneto Banca, anzi peggio. Storie incrociate di gente facoltosa e di clienti normali, illusi da gestioni acrobatiche e tenuti buoni con versioni di comodo. Prigionieri di un patto leonino che li voleva spolpati e contenti, mentre il loro denaro faceva correre la locomotiva veneta finanziando speculazioni immobiliari, operazioni sui cambi, avventure imprenditoriali coperte dall'amicizia e non da adeguate garanzie. Soldi facili, attinti dalla propensione al risparmio dei veneti. Serviti tra l'altro a pagare stipendi da nababbi a questi sedicenti banchieri, che la decenza prima che la giustizia dovrebbe obbligare oggi a restituire. Finte banche di territorio. Continua a leggere
Gianni Zonin e tutti i direttori generali da lui "subiti": fino a Samuele Sorato, l'informatico
Domenica 2 Aprile 2017 alle 22:18