Archivio per tag: Gambugliano

Categorie: Politica

Gambugliano non ci sta. La fusione con Sovizzo va ripensata

Venerdi 23 Giugno 2017 alle 21:26
ArticleImage Gambugliano non ci sta. La fusione con Sovizzo va ripensata, così è troppo fredda. Ma sì perché Gambugliano rischia di scomparire non solo come entità geografica ma anche come comunità dotata dei servizi primari, scuole farmacia, medico, poste. L'assorbimento con Sovizzo mette in forse la sopravvivenza non solo del piccolo Comune ma pure quella dei suoi abitanti, costretti a scendere a valle per essere più vicini alla scuola, al medico, alla posta, una volta trasferitisi, per necessità di cose, nel centro di attrazione. Lassù resteranno i vecchi per affezione fintantoché non saranno costretti, a malincuore, a seguire i figli dai quali ottenere assistenza (grafico da Sovizziamo.it).

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Categorie: Politica

Valore Città Amcps inizia il suo percorso societario

Lunedi 24 Maggio 2010 alle 20:20
ArticleImage Valore Città Amcps, Aim - Oggi si e' tenuto il primo incontro con i Comuni contermini
Venerdì scorso c'è stata la delibera, del Consiglio di Amministrazione di AIM Vicenza SpA, di costituzione di Valore Città AMCPS, stamattina la sua presentazione ai Comuni del circondario vicentino.

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Gambugliano, eternit nella sorgente

Martedi 9 Febbraio 2010 alle 17:45

Giancarlo Marchetto 

Scempio ambientale a Gambugliano - la grotta/sorgente nella Val delle Legne riempita di eternit

 

Una montagna di eternit all'interno della grotta sorgente Val delle Legne di Gambugliano, questa la terribile scoperta fatta da alcuni speleologi del Club Speleologico Proteo di Vicenza che nella grotta sorgente lessinea avevano programmato una esplorazione al fine di completarne il rilievo topografico. La grotta, scoperta ed esplorata per poco più di una decina di metri nel novembre del 1978 dallo speleologo Gianni De Angeli e dal geologo Dario Zampieri, ha un'importanza straordinaria in quanto raccoglie le acque della vallata che proprio da questa piccola cavità carsica fuoriescono durante tutto l'anno anche nei periodi di massima siccità della zona. L'apertura della grotta che dal rilievo topografico era originariamente di 1,5 metri e l'interno, per alcuni metri, sono quasi totalmente occlusi dall'eternit scaricata abusivamente e grossolanamente celata nella grotta, probabilmente utilizzando un camion con il quale è possibile arrivare sino all'ingresso della grotta/sorgente. La cavità è censita nel catasto regionale delle Grotte con il codice di appartenenza n.ro 1630 V VI ma soprattutto con il codice identificativo 2404403 fa parte del patrimonio idrico delle sorgenti del Veneto, atlante redatto dall'ARPAV nel 2008 nel quale sono raccolte le più importanti sorgenti carsiche della regione. Un disastro ambientale che ha lasciato ammutoliti ed arrabbiati gli speleologi per un'azione criminale che non può trovare giustificazioni La grotta sorgente val delle Legne infatti è ricca di acqua sorgiva tutto l'anno e le sue acque fanno parte del bacino idrografico del fiume Retrone. L'atto criminoso è stato compiuto qualche anno fa come hanno desunto gli speleologi in considerazione del fatto che l'eternit è fortemente alterata e parzialmente ricoperta dalla vegetazione. Le acque sorgive scorrono attraverso l'eternit trasportando i letali filamenti d'amianto che vanno poi a finire nei sistemi fluviali della zona sino al Retrone. Il corso d'acqua che fuoriesce dalla sorgente carsica va a confluire, proprio al termine della Valdiezza nel Lonte, formando il Retrone. Una bomba ecologica, quella scoperta dai soci del Proteo, che si viene ad aggiungere a numerose altre gravissime aggressioni ambientali, a tutt'oggi insanate, del territorio provinciale quali la voragine Valmarana stipata per quasi 100 metri di rifiuti tossici o la sorgente Scandolaro di Lumignano, inutilizzabile dagli anni '90 causa l'avvelenamento da idrocarburi. La sorgente di val delle Legne si apre in una sorta di paradiso ambientale dei Lessini vicentini, un'area di tutela assoluta in quanto inclusa nell'area di produzione del Lessini Durello, area DOC riconosciuta dalla regione Veneto. La denuncia del mondo speleologico e la rabbia degli ambientalisti ora, sull'amianto stipato nella grotta sorgente delle legne, deve trovare una risposta in tempi rapidi da parte delle istituzioni, raccogliendo anche l'appello dei cittadini che chiedono maggiori controlli e pene più severe a chi avvelena l'acqua e distrugge l'ambiente senza alcuno scrupolo.

Giancarlo Marchetto

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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